VIDEO SPAVENTO. Nuove immagini del crollo dell’albero su un’auto in via Battisti. La città che affonda e gli impostori ballano sul Titanic
26 Dicembre 2024 - 23:43
Ed è andata anche bene per come sta messo il patrimonio (😂) verde di una città, che si auto distrugge giorno dopo giorno e che tira a campare, senza accorgersi che sta tirando irrimediabilmente le cuoia. Nuove immagini del crollo dell’albero, pubblicato intorno alle 21 da CasertaCe (clicca e leggi)
CASERTA (g.g.) – Per come sta combinata la città di Caserta, ormai in stato comatoso, incapace di badare a se stessa anche nei suoi minimi ordinamenti, preda di un manipolo di masnadieri, che ballano sul Titanic mentre la nave affonda, scambiandosi “tra loro e loro” rassicurazioni infondate e surreali sull’andamento del lavoro, in realtà di tutt’altro segno, della commissione d’accesso, è andata anche bene che sia caduto un solo albero, quand’anche a favore di visuale di percezione collettiva, nella strada, più conosciuta della città.
È andata fin troppo bene, di lusso, vista la vergogna a cielo aperto, costituita dagli alberi di corso Trieste e da tutti gli alberi della città, per i quali l’amministratore comunale ha speso, in uno dei suoi tanti sperperi e sperpetui ad unica finalizzazione clientelare, per non dire altro, milioni e milioni di euro per renderli una bomba innescata,
Certo, l’apparenza di un albero che cade nella strada più importante della città fa pagare un minimo di dazio alle imposture e ai quotidiani attori delle medesime, con un surplus di esposizione mediatica. Ma vedrete, si auto assolveranno anche stavolta. Lo faranno alla SVELTA, come sempre, come fanno tutti quelli che non hanno una coscienza a cui dar conto, con cui quanto meno dialogare. Come sanno fare solo quelli che, al posto del cuore, hanno una cassaforte. La città affonda, loro ballano, dicendo che è tutto ok, che è tutto normale, che tutto va bene.
E i casertani, i sedicenti cittadini, dove sono Bohhhh e chi li ha visti. Scomparsi da anni. Rintanati nelle loro grandi case e nelle loro piccole vite egoiste, egoistiche e superficiali.