“Non può uscire da Parete”. I giudici “bloccano” l’imprenditore Cipriano Chianese, condannato per camorra e avvelenamento delle acque
9 Giugno 2025 - 12:29

PARETE – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Cipriano Chianese, 74 anni, di Parete, confermando la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Chianese, noto per il suo presunto ruolo centrale nella nascita delle cosiddette ecomafie legate al clan dei Casalesi, resta dunque sottoposto alla misura già disposta dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e confermata in Appello a Napoli. Il ricorso alla Suprema Corte era stato presentato dai legali dell’uomo, che lamentavano carenze nella motivazione dei giudici di merito, ritenendo che le precedenti sentenze avessero ripreso in modo “acritico” le decisioni del tribunale senza valutare a fondo le nuove condizioni personali del loro assistito. La difesa ha sottolineato che Chianese, da due anni, conduce una vita regolare, è impegnato in attività lavorativa e non ha ricevuto segnalazioni da parte delle autorità.
Tuttavia, secondo la sesta sezione penale della Cassazione, presieduta dal giudice Ersilia Calvanese, il ricorso è risultato inammissibile. I giudici hanno ritenuto che gli argomenti proposti si basassero su motivi non previsti dalla legge e che il provvedimento impugnato avesse motivazioni chiare e coerenti. La Corte ha ribadito che, nonostante il decorso del tempo e l’attività lavorativa, permane un elevato grado di pericolosità sociale, legato al forte coinvolgimento di Chianese in attività criminali, in particolare nel traffico illecito di rifiuti. A pesare è anche la condanna definitiva per associazione a delinquere risalente al 2021, che confermerebbe un radicato legame con l’ambiente criminale.
Inoltre, i giudici hanno evidenziato l’assenza di un concreto percorso di riabilitazione, considerato un elemento fondamentale per dimostrare una reale rottura con il passato criminale. La pericolosità sociale, secondo la Cassazione, è stata valutata correttamente dai giudici di merito, che hanno fornito una motivazione esaustiva e attuale. Chianese, pertanto, resterà