3.5 MILIONI fregati allo Stato con le fatture false. Nei guai imprenditori casertani
11 Novembre 2025 - 08:47
CASERTA – Un’operazione anticrimine della Guardia di Finanza di Napoli ha smantellato un sistema di evasione fiscale che coinvolgeva anche aziende della nostra provincia. Il danno per l’erario, cioè per le casse dello Stato, è stimato in circa 3,5 milioni di euro.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Napoli e condotta dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano, ha portato al sequestro di beni per un valore di oltre 869mila euro, tra cui immobili, auto e conti correnti. Le misure colpiscono quattro società, alcune delle quali operano proprio nel settore del commercio all’ingrosso di ferramenta e minuteria metallica tra le province di Napoli e Caserta.
Secondo gli accertamenti, dal 2016 al 2023, tre società sotto indagine avrebbero utilizzato fatture false per operazioni che in realtà non sono mai avvenute. Queste fatture erano emesse da cosiddette società “cartiere” o “di comodo”: aziende spesso intestate a prestanome, senza una reale attività, create appositamente per emettere documenti fiscali fasulli.
In pratica, queste società finte emettevano fatture per vendite inesistenti. Le aziende casertane e napoletane coinvolte, utilizzando queste fatture, si procuravano indebitamente dei costi fittizi. In questo modo riducevano artificialmente i propri profitti (e quindi le tasse da pagare) e ottenevano il rimborso dell’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, a cui non avevano diritto.
Per garantire il recupero del denaro evaso, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Napoli ha disposto un sequestro preventivo. Sono stati quindi bloccati beni per un valore di 869.334,88 euro, che includono due immobili, sei autovetture e somme di denaro contante e sui conti correnti delle società e dei loro legali rappresentanti.
In totale, sono 10 le persone deferite all’autorità giudiziaria, accusate del reato di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
È importante sottolineare che, ad oggi, tutte le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino alla sentenza definitiva di un giudice. I sequestri sono misure cautelari disposte durante le indagini preliminari e contro le quali è possibile presentare ricorso.
