Prometteva posti di lavoro fissi al Coni e al Comune di Roma. Almeno 30 casertani truffati
21 Settembre 2018 - 17:45
CASERTA – [Maria Valentino] L’arresto, eseguito ieri, di Teresa De Zorzi, 54 anni, residente a Roma, sembra apparentemente non toccare il territorio di Terra di Lavoro. E invece non è così: sono infatti almeno 30 le denunce partite da Caserta e dintorni, sporte da cittadini che hanno avuto rapporti con la 54enne.
Da Caserta, Formicola e Santa Maria Capua Vetere, [solo per citarne tre], sono stati denuciati alle autorità competenti almeno 30 casi, nei quali la signora è riuscita a promettere posti lavoro a tempo indeterminato al Comune di Roma, nel Coni o in società pubbliche create per il Giubileo. Ovviamente, gli aspiranti candidati ad un posto di lavoro, quella sistemazione non l’hanno mai ottenuta. Da qui il proliferare delle denunce che alla fine, hanno condotto in carcere la donna.
La truffa era stata architettata in maniera del tutto credibile. La 54enne, infatti, una volta avvicinate le vittime, rimborsava ai cittadini casertani le spese di viaggio per raggiungere Roma, dove intraprendevano un iter procedurale che prevedeva un colloquio, visite mediche, presentazione di certificati anagrafici e l’iscrizione a corsi di formazione per prepararsi alla nuova occupazione.
Ovviamente, usando lo stratagemma del posto di lavoro a tempo indeterminato promesso, la De Zorzi ha scucito ai casertani truffati almeno 5mila, 6mila euro ciascuno: spese che servivano, come lei stessa sosteneva, ad organizzare i corsi di formazione citati, utili per la preparazione necessaria ad occupare l’agognato posto di lavoro.
Nella sua rete sono finiti, solo nel Casertano, liberi professionisti, tra cui medici e gestori di locali. Una truffa, insomma, ‘in grande stile’ consumata, però, non solo nella nostra provincia, ma in tutto il territorio nazionale: si stima, infatti, che siano state circa 180 le persone raggirate.
In particolare, secondo il pm del tribunale di Roma Elisabetta Ceniccola, la De Zorzi, si avvaleva di biglietti da visita prestigiosi, presentandosi, in alcuni casi, come portavoce di Forza Italia. In quell’occasione due persone le hanno consegnato 6mila euro, indispensabili per affittare un immobile per preparare i corsi di cui scrivevamo all’inizio di questo articolo.
Si tratta di una recidiva perchè in passato la donna era stata condannata a tre anni e mezzo, sempre per il reato di truffa. L’ultima accusa, quella contestatale ieri dalla procura della Repubblica, riguarda la messa in opera, dal 2011 in poi, di una vera e propria organizzazione nella quale avrebbero operato altre 15 persone, tra cui il marito Angelo De Alessio e la nipote Valentina De Zorzi.
I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla truffa, minaccia, millantato credito, falso, contraffazione ed estorsione. Anche Le Iene e Giulio Golia, nel 2015, si erano occupati del caso qualche anno fa.