OSPEDALE DI CASERTA. Anziano ciclista muore per uno sperone osseo. Assolti due medici e un’infermiera
11 Novembre 2018 - 11:55
CASERTA – Sono stati assolti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, due medici ed una infermiera accusati della morte di un ciclista, deceduto in ospedale.
Carmelo Delle Carpini, di Prata Sannita, medico del pronto soccorso, Nicola Di Caprio, di San Prisco, ortopedico dell’Unità Operativa medico-ortopedico e Nicoletta Ciriello, di Santa Maria Capua Vetere infermiera della stessa Unità Operativa, tutti in servizio nell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, si occuparono del paziente Vincenzo Brignola, il quale morì a causa di una emorragia.
I tre erano accusati, tra le altre cose, insieme a Domenico D’Angelo, di San Prisco, anch’egli infermiere della Unità Operativa medico ortopedico [la sua posizione è stata stralciata prima dell’udienza preliminare], di non aver eseguito una Tac al torace e all’addome che avrebbe consentito di evidenziare la presenza di uno sperone osseo che provocò, in prossimità dei bronchi, una emorragia fatale per Brignola, già affetto da altre patologie.
Nel corso del processo è stato però dimostrato che non c’è stata correlazione tra l’individuazione di quel frammento osseo e la mancanza esecuzione di esami clinici da parte della equipe di medici ed infermieri.
Il fatto avvenne all’inizio del mese di settembre 2012.
I tre sono stati difesi dall’avvocato Marrocco.