Scuola Specialisti dell’Aeronautica militare: conclusa l’esercitazione Dedalo 1

22 Novembre 2018 - 13:43

COMUNICATO STAMPA

CASERTA – 38 anni fa, il 23 novembre 1980 alle 19:34, un minuto e mezzo di terrore rase al suolo paesi interi e provocò circa 3000 morti, 9000 feriti, 300 mila senza tetto e 150 mila abitazioni distrutte.

Oggi, nel ricordo di quella giornata e dei tragici eventi successivi, personale e mezzi dell’Aeronautica Militare (Scuola Specialisti e  9° Stormo di Grazzanise), il Comune di Caserta, la Protezione Civile della Regione Campania, la Croce Rossa Italiana con le rappresentanze degli studenti degli Istituti Scolastici casertani provenienti dal Liceo Scientifico Statale “A. Diaz”, dall’ITIS – Liceo Scientifico “Giordani”, dal Liceo Statale “A. Manzoni” e dal Liceo Artistico – Istituto professionale “Mattei” hanno partecipato all’esercitazione congiunta di protezione civile denominata “Dedalo 1”.

L’esercitazione, iniziata con l’alzabandiera di reparto cui hanno partecipato tutte le organizzazioni coinvolte e gli studenti, ha consentito di addestrare il personale della Forza Armata a pianificare e gestire le attività di supporto alla popolazione civile in caso di emergenza e calamità naturali, di aggiornare i piani di emergenza e verificare le modalità di coordinamento con gli altri Enti del territorio coinvolti. In tale ambito, saranno organizzate specifiche riunioni per analizzare i vari aspetti e l’esito dell’esercitazione stessa.

In particolare, è stato simulato un violento terremoto di magnitudo 7 con epicentro nella città di Caserta ad una profondità di circa 10 Km e tutte le attività sono state svolte “live”, come se realmente la macchina dei soccorsi fosse partita in quel momento, con una concitata telefonata di richiesta soccorso. Nello scenario simulato la scossa ha provocato  sia crolli di abitazioni civili sia l’inagibilità degli ospedali locali con eventi franosi e incendi tali da rendere necessario il soccorso alla popolazione coinvolta e l’evacuazione degli abitanti delle aree più a rischio.

La macchina dei soccorsi coordinati dalla Protezione civile regionale è scattata immediatamente con l’invio sul posto di un drone per la verifica della situazione dell’alto. Da terra intanto arrivavano sul luogo del disastro le unità cinofile per la ricerca dei dispersi tra le macerie e squadre operative di soccorso sia tecnico che sanitario.

Il coordinamento delle operazioni è stato garantito da una Sala operativa regionale mobile, sistemata sul piazzale delle bandiere della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare accanto ad un campo di accoglienza con nove tende pneumatiche, dove è stato dislocato anche il Posto Medico Avanzato per l’effettuazione del Triage con i codici verdi, gialli e rossi in modo da poter simulare anche il trasporto immediato dei feriti più gravi – in codice rosso – che sono stati trasferiti presso le strutture ospedaliere più vicine con un elicottero HH.212 del 9° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza a Grazzanise (CE).

Un altro elicottero della Protezione civile dotato di un sistema di spegnimento incendi ha domato le fiamme che sono divampate a causa del terremoto.

Nel corso dell’esercitazione il personale militare e civile ha avuto la possibilità di addestrarsi con scenari di crisi non riproducibili in altro modo se non con una attività operativa reale.

Il Col. Nicola Gigante, Comandante della Scuola Specialisti, promotrice dell’iniziativa, ha evidenziato come l’esercitazione sia stata una concreta opportunità per tutte le istituzioni coinvolte per confrontarsi e sviluppare ulteriormente la capacità di lavorare in rete, facendo sistema per la crescita comune del nostro Paese e dei suoi cittadini, in primis i giovani su cui investire seriamente per la costruzione di un futuro migliore. Egli ha inoltre sottolineato come la Scuola Specialisti sia un Istituto in continua evoluzione, sempre più integrato con il contesto civile in cui opera quotidianamente, in grado di mettere a disposizione i propri assetti e le competenze specifiche, non solo nel settore della formazione, a favore del territorio perché esercitarsi per le emergenze è parte integrante della cultura professionale di ogni appartenente all’Aeronautica Militare. L’esercitazione, perfettamente in linea con la missione della Scuola Specialisti di formare e addestrare Sergenti, Volontari e personale del Comparto Difesa e Sicurezza infondendo, grazie a un mix di esperienza e innovazione, genuina creatività e predisposizione al cambiamento, quali fonti d’ispirazione per perseguire, con slancio, la realizzazione della missione del Comando Scuole e dell’Aeronautica Militare, ha contribuito alla formazione di una componente fondamentale dell’Aeronautica Militare del futuro e del personale della Scuola Specialisti, attraverso  il contatto con la dimensione etica e di servizio della scelta di vita che hanno posto in essere.

Nel suo intervento il prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, nel ricordare i tragici eventi del terremoto in Irpinia del 1980,  l’ansia e la fretta dei momenti del soccorso, ha evidenziato la crescita – da allora – del sistema nazionale di protezione civile e la necessità che la popolazione abbia dimestichezza, ad ogni livello, con l’emergenza affinché possa assumere all’occorrenza i comportamenti corretti. Ha sottolineato poi l’importanza dell’addestramento e delle iniziative, come quella odierna, tese a diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione, specie nelle fasce più giovani della popolazione.

  Il sindaco di Caserta, Carlo Marino ha dichiarato: “Esprimo la mia gratitudine alla Scuola Specialisti ed al suo Comandante, il Colonnello Gigante, per la perfetta riuscita di una esercitazione importantissima in termini di prevenzione e formazione. Il legame tra la Città di Caserta e la Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare ha radici storiche antiche e profonde e sono lieto che, anche grazie a questo tipo di attività, sia ogni giorno più forte, oserei dire indissolubile”.

Gli oltre 440 frequentatori dei corsi in istruzione presso la Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare con un numero all’incirca equivalente di personale del Quadro Permanente della Scuola e i circa 200 studenti degli Istituti Scolastici casertani provenienti dal Liceo Scientifico Statale “A. Diaz”, dall’ITIS – Liceo Scientifico “Giordani”, dal Liceo Statale “A. Manzoni” e dal Liceo Artistico – Istituto professionale “Mattei” che hanno partecipato attivamente all’esercitazione simulando la popolazione coinvolta, hanno poi assistito ad una serie di interventi tematici e conferenze – a cura della Protezione Civile Regionale e dell’INGV – Osservatorio Vesuviano sui rischi sismici, aree vulcaniche e sulle attività della Protezione Civile tenuti presso l’auditorium del Centro Polifunzionale della Scuola Specialisti.

Nel corso del suo intervento, Claudia Campobasso, capo staff della Protezione Civile della Regione Campania, ha dichiarato: “Stamani abbiamo condiviso con l’Aeronautica Militare e tante associazioni di volontariato di Protezione Civile un modello di esercitazione multirischio che testimonia la prontezza e l’adeguatezza della risposta del sistema regionale di protezione civile e della colonna mobile in caso di evento emergenziale. Con la nostra unità mobile di primo intervento dotata di droni, siamo in grado di “vedere” in tempo reale lo scenario dell’evento e garantire l’invio di mezzi e uomini per il soccorso e l’accoglienza degli eventuali sfollati”.

 Con questa esercitazione la Scuola Specialisti ravviva ulteriormente il rapporto con i cittadini e le Istituzioni del territorio casertano che la ospita fin dalla costituzione dell’Aeronautica Militare, all’inizio degli anni 20 del secolo scorso, quando, accanto all’esigenza di formare i piloti, si ebbe l’esigenza di addestrare gli specialisti del mezzo aereo. La valorizzazione di questo rapporto passerà sempre di più attraverso iniziative ad alta valenza di utilità sociale e di solidarietà nello spirito che già valse alla Scuola Specialisti la medaglia di bronzo al Valor Civile perché – in occasione del sisma del 1980 – che colpiva la Basilicata e la Campania, il personale tutto, nonostante le difficoltà ambientali, si prodigava, sin dal momento della costituzione dei primi centri operativi, con spirito di abnegazione e grande professionalità, intervenendo con uomini e mezzi alle operazioni di soccorso e garantendo, altresì, il necessario supporto logistico ai servizi essenziali.