LA NOTA. Carlo Marino rivolta Mao Zedong: ne…premia uno, per educarne cento. Il caso dell’incarico d’oro al geologo Domenico Trovato, fratello di….

28 Novembre 2018 - 11:53

CASERTA(Gianluigi Guarino) Il fatto che Domenico Trovato non sia, come non è, il nipote della consigliera comunale Liliana Trovato, non sposta granchè nella nostra analisi legata alla notizia di un affidamento, molto ben remunerato e a dir poco disinvolto, fatto dal comune capoluogo, a vantaggio di questo geologo casertano.

Nel dettaglio, si tratta di un incarico, che gli permetterà di incassare 35 mila euro netti per una relazione geologica e per qualche perizia sismica e ugualmente geologica.

Non cambia, perchè, pur riconoscendo l’errore legato forse ad una nostra pigrizia e alla verosimiglianza di una ulteriore “acquisizione familiare”, da parte della consigliera Liliana Trovato, dopo quella ormai famosa dell’assunzione di sua nipote nella Publiservizi, il modello metodologico che ha portato all’attribuzione dell’incarico per Domenico Trovato, è quello solito, quello rozzo-clientelare che connota e qualifica il comune di Caserta e, diciamocela tutta, ogni altro comune di questa provincia e forse di questa regione.

Per cui, concesso alla consigliera Trovato quel che è della consigliera Trovato e cioè la sua estraneità a questo lucroso incarico professionale, non possiamo far altro che ribadire, in questa circostanza, tutto quello che abbiamo scritto ieri sul modo attraverso cui avvengono queste procedure.

Ormai, la formuletta con cui si scrive che nel

comune non esistono professionalità in grado di svolgere certe funzioni, è diventata una delle più grandi prese in giro perpetrata da chi esercita la potestà di governo in queste lande desolate, piene di fuorilegge e di impuniti.

Si è creata, dunque, una normativa materiale che ha soppiantato la normativa formale. Per cui, siccome bisogna ripetere, come una cantilena, la formuletta, lo si fa a prescindere, ma proprio a prescindere, dal fatto che all’interno del comune di Caserta esista o non esista una professionalità in grado di internalizzare la funzione. Ci aspettiamo che di qui a poco la normativa materiale si rafforzerà al punto che la locuzione non verrà più nemmeno scritta nelle determine dirigenziali, umiliando definitivamente la normativa formale.

Non ne parliamo poi dell’elenco, delle short list. Tra le tante cose che promise Carlo Marino, mentendo spudoratamente, non tanto a noi, ma attraverso noi, alla città (e presto ripubblicheremo, al riguardo, il vergognoso impegno sul codice degli appalti che l’allora candidato sindaco assunse nella redazione di questo giornale, davanti ad una telecamera), c’è quella delle liste dei professionisti di fiducia che sarebbero dovute diventare trasparenti, attraverso un loro azzeramento, una loro ricostituzione, con bandi fortemente pubblicizzati, ma soprattutto attraverso un loro uso nitido negli affidamenti sotto la soglia dei 40 mila euro, che, sorteggio o non sorteggio, avrebbe costantemente chiarito il criterio con cui avveniva lo scorrimento dei nomi, in ragione dei vari incarichi affidati.

Quando ci siamo messi a cazzeggiare sulla “mosca cieca” e sul dito del dirigente Giovanni Natale, abbiamo proprio voluto denunciare, la vergogna, l’illegalità che non è frutto di una nostra convinzione trascendentale, ma è scritta nel contenuto della determina che vi riproponiamo oggi in calce, nella volontaria superficialità per mezzo della quale viene raccontata la scelta del geologo Domenico Trovato.

Vedete, abbiamo scritto che Trovato non è il nipote della consigliera comunale, ma non vi abbiamo ancora comunicato a quale ramo familiare appartenga il professionista. Non è casuale. Perchè in questo articolo, proprio sulla scorta dell’errore compiuto ieri che non abbiamo difficoltà a riconoscere, è importante concentrarsi sull’ormai cronica, inveterata modalità elusiva di ogni legge e di ogni regola che sovraintende al “plenum” dei processi amministrativi del comune di Caserta.

Poi, siccome sappiamo bene che questa terra, ma anche le altre terre, non sono formate da una maggioranza di cittadini illuminati e densi di una tensione alla conoscenza dei fatti importanti, vi diciamo anche chi è il dottor Domenico Trovato. Si tratta del fratello del colonnello, oggi probabilmente generale in pensione, Sergio Trovato che, nel 2007, fu il primo comandante della scuola dell’Aeronautica di Caserta non titolare dei gradi di generale.

Suo fratello, evidentemente, viene considerato da Carlo Marino o da qualche suo sodale della giunta o del consiglio, un professionista che va premiato, con buona pace delle migliaia di geologi di Terra di Lavoro che sbarcano il lunario, ammesso e non concesso che ci riescano, con grandissima difficoltà, sapendo bene che la loro condizione cambierà, non in base alla qualità e alla quantità delle proprie conoscenze, ma se e quando un politico, magari semi analfabeta, uno dei tanti Cetto La Qualunque che popola il giardino zoologico del politicume casertano, non l’avrà preso sotto la sua protezione.

Esempi come quello dell’incarico dato al dottore Domenico Trovato di cui non ci permettiamo minimamente di discutere capacità e preparazione, che sicuramente sono presenti nel suo corredo professionale, sono quelli che la politica di Caserta dà per far capire a tutti che questa non sarà mai una terra libera, di donne e uomini liberi.

E allora, modificando un pò l’adagio che Mao Zedong aveva sorprendentemente mutuato da una locuzione latina, “Se ne… premia uno, per educarne 100.

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