OSPEDALE DI CASERTA. Ancora indagato Francesco Bottino. Nel mirino della Procura, la fornitura di 4 colonne laparoscopiche, pagate dall’azienda il 330% in più del loro prezzo

28 Novembre 2018 - 21:21

CASERTA – In questi giorni ci siamo occupati dell’importante inchiesta della procura della repubblica di Napoli su forniture e mazzette all’asl Napoli 1. All’interno della stessa è emerso anche un episodio che riporta l’ex direttore generale dell’asl di Caserta e dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano Francesco Alfonso Bottino al centro della cronaca, ancora una volta nella veste di indagato.

Bottino sarebbe coinvolto, in concorso con altri indagati, tra cui l’imprenditore Vincenzo Dell’Accio, fidanzato o compagno di quella Loredana Di Vico di Santa Maria Capua Vetere, anch’essa indagata nella stessa inchiesta, nella procedura per la fornitura di quattro colonne laparoscopiche per l’ospedale casertano che risale al 2012.

Secondo gli inquirenti in quell’occasione venne ingiustamente favorita, per la fornitura delle quattro apparecchiature, di un valore complessivo di 690mila euro oltre l’Iva, una delle societa’ finite al centro dell’indagine che pero’ forniva i beni richiesti a un prezzo superiore del 330 per cento rispetto ai prezzi praticati dalla casa produttrice degli apparecchi, anch’essa in lizza per l’appalto attraverso un agente di commercio.