S.MARIA C.V. Lavori da un miliardo di vecchie lire per il centro sportivo Iacp: ma il Consorzio Research non è quello sotto inchiesta per il cantiere degli scavi di Pompei?

14 Dicembre 2018 - 19:24

S.MARIA C.V. – Questo progetto risale al 2013, quando il Ministero dell’Interno lo ammise a finanziamento per un importo di 512.000 euro.
La gara per l’intervento, finanziata dal PAG sicurezza e legalità, è stata espletata nel 2015 presso la Stazione Unica Appaltante di Caserta con procedura aperta e criterio del prezzo più basso. Alla ditta vincitrice, la società Lanzano Luigi & C. sas, venne affidata nel 2016 l’esecuzione dei lavori per un importo di € 259.353,54 ma, a seguito di problematiche tecniche, solo nel 2017 si è giunti alla stipula del contratto definitivo con la società.

Nel marzo del 2018, visto il protrarsi della consegna dei lavori, la ditta Lanzano comunica al Comune e all’Anac la recessione del contratto. Si ricorre, dunque, alla ditta seconda in graduatoria come da verbale di commissione di gara della SUA. Con determina dirigenziale n. 163 del 4/5/2018 i lavori vengono affidati alla PGM Costruzioni srl Unipersonale. Al momento della stipula del contratto questa società evidenzia che per la partecipazione alla gara si è avvalsa dell’avvalimento da parte del Consorzio Stabile Research Società Consortile arl.,pertanto il dirigente del settore tecnico Riccio e il legale rappresentante hanno concordato sulla necessità di integrare il contratto con successive integrazioni e riapprovazione.
Siamo arrivati al 13 dicembre e con determina n. 487, il dirigente Riccio ci fa sapere che i lavori non solo non sono ancora partiti ma che il Ministero dell’Interno ha rimesso il decreto di approvazione del contratto con la PGM Costruzioni.
A questo punto ci chiediamo: il contratto di che trattasi è quello contenente anche l’avallo del Consorzio Stabile Research Società Consortile arl?

Possibile che questo Consorzio sia lo stesso che nel 2016 (quindi dopo la gara presso la Sua di Caserta) che è stato attenzionato dall’autorità anticorruzione e la Dia di Napoli – su delega dalla procura di Torre Annunziata – per l’inchiesta per presunte infiltrazioni, seguita dal procuratore Alessandro Pennasilico, nel cui mirino c’erano i lavori svolti in passato, fino a metà 2014, nel sito archeologico di Pompei?