CASERTA. Consentiti botti e fuochi pirotecnici: cosa è cambiato rispetto agli altri anni?

18 Dicembre 2018 - 17:29

CASERTA – In questi giorni un’ordinanza sindacale sottoscritta dal sindaco Carlo Marino ha decretato la legalità dell’utilizzo dei ‘botti’ durante le festività natalizia.
Una tradizione abbastanza barbara che purtroppo nella nostra provincia è molto radicata e che, negli anni, ha causato numerosi feriti, senza voler tenere conto delle persone che hanno perso l’uso degli arti.
Un’ordinanza che va in controtendenza rispetto a quelle degli ultimi anni, in cui era vietato l’utilizzo di fuochi. Nonostante ciò il problema non era stato totalmente risolto, ma il dato dei feriti si era ridotto.
Insomma, le ultime ‘sparatorie’, rapportate a quelle degli anni ’80 e ’90, in cui ci si sentiva nel pieno della tanto tragica quanto famosa battaglia di Verdun, sono sembrate roba da poco.
Non capiamo dunque cosa sia cambiato, in dodici mesi, per modificare l’approccio a questo problema da parte del Comune.
L’ordinanza vieta semplicemente di accendere fuochi a 150 metri da ospedali, centri zoologici, scuole, case di cura e di riposo, isole ecologiche e depositi di materiali infiammabili.
Non ci si è però evidentemente posti alcun problema circa le polvere sottili disperse nell’aria da questi ‘ordigni’, la cui maggior parte è oltretutto spesso illegale.
Non capiamo dunque il perché si sia fatta un’inversione ad U, anche perché ad essere contenti sono soltanto coloro che vendono questo tipo di materiali, su cui spesso la camorra mette le mani vendendo, con banchi abusivi, botti illegali.
Last but non least: chiunque si ritenga amante degli animali non può non prendere in considerazione il dolore provocato agli amici a quattro zampe (e non solo). Basti pensare che l’udito di un cane è oltre quattro volte superiore a quello di un umano.
Invece di progredire stiamo tornando all’età della pietra.

Ruben Romitelli