ORDINE DEGLI AVVOCATI. Ormai è cabaret. Ribaltone: Adolfo Russo presidente, Iaselli vice. La Del Vecchio buttata fuori
12 Aprile 2019 - 20:38
SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Uno sarebbe portato a pensare che una professione di prestigio com’è senz’altro quella di avvocato, produca dei freni inibitori rispetto alla debolezza della carne. Gli avvocati, e noi lo sappiamo bene, hanno un’idea della vita molto realistica, molto pragmatica. Di solito si presentano bene e razzolano malissimo. Però da uno come Adolfo Russo di cui abbiamo sempre nutrito stima, non ci aspettavamo che si prestasse ad un’operazione da congiura da predellino. Noi non siamo mai stati estimatori, del gruppo elettorale della Del Vecchio. Però, se siamo democratici, non possiamo non considerare che questa le elezioni le ha vinte. Dunque, fino a quando c’è stata una maggioranza, imperniata sugli eletti della Del Vecchio, da cui era uscito anche il presidente, la legittimazione esisteva. Da stasera, due liste che hanno perso, cioè quella di Iaselli e di Adolfo Russo, si sono messe d’accordo e grazie a questo sistema elettorale non serio, demenziale, hanno ribaltato il consiglio dell’ordine, presieduta da questa sera proprio da Russo, il quale, ripetiamo, onestamente ritenevamo possedesse uno stile diverso ad esempio da quello del fratello Eugenio. Ne eravamo convinti. Forse, ci sbagliavamo.