Arrestata la “banda del foro”: c’è anche una donna

7 Giugno 2019 - 10:02

CASERTA – Agenti della squadra mobile di Benevento e militari della compagnia dei carabinieri di Cerreto Sannita hanno dato esecuzione una misura emessa dal gip di Fermo, che ha disposto la custodia cautelare in carcere di tre albanesi, uno dei quali e’ una donna, e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di un quarto indagato pure albanese.

I quattro, sono ritenuti responsabili di numerosi episodi di furto in abitazioni ed esercizi commerciali nella stessa provincia di Fermo e in quelle di Ascoli Piceno, Macerata e Caserta, commessi tra maggio e giugno 2018. L’attivita’ d’indagine congiunta, coordinata originariamente dalla Procura di Benevento e poi da quella del capoluogo marchigiano, e’ nata dopo una rapina il 28 febbraio 2018 ad Amorosi (BN), all’interno dell’abitazione di un medico compiuta da quattro armati di pistola e machete, che avevano ferito il cognato della vittima, colpendolo con calci e pugni, portando poi via alcune centinaia di euro.

I primi tre indagati erano stati tratti in arresto, in momenti diversi e sempre attraverso indagini congiunte, anche per una seconda rapina in abitazione, consumata a Traversetolo (PR) il 2 giugno 2018, ai danni di una giovane donna cui hanno preso 20.000 euro e monili di valore. Durante l’attivita’ d’indagine, svolta anche con la collaborazione delle Squadre Mobili di Ascoli Piceno, Parma e Fermo e del Comando Provinciale di Parma e Fermo, era stata formulata richiesta di misura anche nei confronti di un’altra donna. Uno degli indagati e’ stato rintracciato all’alba nella zona di Caivano, ad altri due i provvedimenti sono stati notificati presso le case circondariali di Benevento e Parma, mentre la donna destinataria della misura della custodia cautelare in carcere, e’ stata arrestata nella zona di Civitanova Marche.

Il particolare modus operandi dei malviventi era caratterizzato dalla ‘tecnica del foro’, che consiste nel praticare dei fori negli infissi delle finestre con trapani a mano, per poi inserirvi congegni metallici destinati ad aprirle dall’interno.