Non è azzardato affermato che costano mezzo milione di euro l’anno alla comunità

5 Aprile 2018 - 00:00

CASERTA (g.g.) – Forconi? Diciamo che siamo diventati un po’ più buoni rispetto agli anni scorsi rispetto a quando avremmo consigliato a padri e madri disoccupati sotto l’ufficio del consorzio idrico di Caserta con l’attrezzo agricolo, pronto a colpire le terga di tutti quelli che lì sopra prendono stipendi pazzeschi a fronte di una gestione a dir poco scandalosa che presenta buchi da tutte le parti. Niente forcone, ci basterebbe un intervento da parte di un’istituzione in grado di cambiare lo statuto di questi carrozzoni immondi. Ci basterebbe questo. Per il momento assistiamo a una lottizzazione delle poltrone. CasertaCe è intervenuta e a quanto pare (poniamo sempre il dubbio, perchè con questi qua non si sa mai) sulla nomina di Raffaele Palmieri. Ora è il momento di dirlo quanto guadagnano questi qua.

Il presidente del consiglio di amministrazione, Pasquale Di Biasio, nomina politica e che non richiede nessuno suffragio da parte dei cittadini, introita cinque mila euro al mese. Ciò significa sessanta mila euro l’anno. Se si considerano i contributi, costui costa alla comunità molto più che centomila euro annui.

Veniamo ai consiglieri di amministrazione, per loro trentasei mila euro l’anno. Cioè tremila euro al mese. Ma il capolavoro se lo sono fatti quando, per un motivo di pacificazione interna, si sono inventati delle indennità anche per il presidente e il vice presidente del comitato dei sindaci. L’Arco

intasca, a quanto pare, circa duemilatrecento euro al mese, il neo vicepresidente Anacleto Colombiano da San Marcellino, sfiorerà i duemila. E che lo diciamo a fare.