Fenomeno incontrollato a MONDRAGONE. Fuochi d’artificio esplosi senza motivo ogni sera e una bimba autistica…
17 Luglio 2019 - 19:11
MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Come ogni estate torna la polemica dei fuochi d’artificio sparati a qualsiasi ora della sera e spesso fino a notte inoltrata. Un problema che mai come quest’anno sta alimentando non poche polemiche tra i cittadini che quotidianamente continuano a segnalare in rete, attraverso i canali social, quello che sta divenendo un vero e proprio fenomeno incontrollato.
Intere batterie di fuochi d’artificio che in assenza di una giusta regolamentazione comunale, che vieta questa prassi, vengono detonate in ogni punto della città nelle ore serali. A tal proposito abbiamo ricevuto nella giornata di oggi, la lettera di un papà ormai esasperato da una situazione fuori controllo e che mette a repentaglio la serenità di sua figlia. Ecco di seguito la sua testimonianza: “Egregia Signora, mi chiamo Mario Verrengia, Vivo a Torino, ma sono originario di Mondragone e vorrei segnalare un problema che riguarda questa stupidissima usanza di sparare i fuochi d’artificio, in media 3-4 volte a sera, e che sta turbando la serenità di mia figlia autistica.
Per chi non ne fosse a conoscenza, i ragazzi autistici percepiscono il suono in maniera molto più amplificata rispetto ad un soggetto normale, e questo genera in lei delle crisi molto forti. Tutte le sante notti, da quando siamo qui per trascorrere le vacanze estive, la ragazza sta male, non riuscendo più a dormire. Ciò è davvero assurdo ed intollerabile al punto da dover valutare l’ipotesi di non potere più far ritorno nel mio paese natale. Possibile che nessuno si accorge di quanto sta accadendo?. A Torino i fuochi d’artificio sono stati addirittura vietati durante i festeggiamenti patronali, sostituendo lo spettacolo offerto dai fuochi pirotecnici con quello acrobatico dei droni, e questo per tutelare le persone che soffrono ma anche gli animali. A Mondragone una simile decisione sarebbe pura utopia, in un territorio dove spesso l’ignoranza e la maleducazione la fa da padrone. Chiedo venia se mi sono dilungato con questo discorso, ma sono arrabbiato e amareggiato e credimi, non è difficile affrontare la vita con un figlio autistico, il difficile è affrontarla dovendo fare i conti con l’odierna società. Nel ringraziarti di un eventuale interessamento alla situazione, porgo i miei più distinti saluti. Mario Verrengia”.