Ecco quanto ha preso di risarcimento: casertano condannato per una legge incostituzionale
23 Agosto 2019 - 17:52
CASERTA (red.cro.) – In una commedia di pochi anni fa, diventata una trilogia, una serie di ricercatori trovavano il modo di creare una droga legale. Il film era Smetto Quando Voglio ed è difficile non seguire mentalmente la linea di questa pellicola durante la lettura della storia di Fabio C., 48 anni, casertano ma trapiantato a Caserta.
Arrestato con altre sei persone con l’accusa di illecita importazione e detenzione di sostanze stupefacenti denominate JWH-018 e JWH-073, cannabis creata in maniera sintetica e Mefedrone. Secondo gli accusa, i 7 cercavano, acquistandole dall’Olanda o dall’Europa dell’est, principi attivi non ancora introdotti nelle tabelle ministeriali che classificano le sostanze da mettere al bando. Li raffinavano e, fino a quando erano legali, li commercializzavano.
Il 48enne era stato condannato alla pena di tre anni e dieci mesi di reclusione e sedicimila euro di multa. La condanna per Fabio C., però, veniva annullata dal Gip del Tribunale di Milano, poiché il fatto non era più reato dopo la dichiarazione di illegittimità della legge 49 del 2006, che aveva introdotto una disciplina unitaria per le droghe leggere e pesanti.
Il 49enne casertano, per questo aveva ricevuto 30 mila euro per l’ingiusta detenzione di due anni e sette mesi, oltre alla custodia cautelare. L’uomo, quindi, ha provato a richiedere alla corte di Appello di Milano il risarcimento per tutto il periodo, contando anche quello precedente alla dichiarazione di illegittimità della legge, pronunciata dalla Corte costituzionale.
Il tribunale di secondo grado ha rifiutati la tesi del 49enne, che ha portato il proprio ricorso in Cassazione. Ed anche i giudici del tribunale dell’ultima istanza hanno negato questa versione. Dovranno bastargli, quindi, i 30 mila euro.