LE FOTO. Seppelliscono rifiuti nel cantiere in costruzione. Sequestrata un’area di 2.000 mq
10 Settembre 2019 - 16:50
CANCELLO ARNONE – Le Fiamme Gialle di Aversa hanno proceduto al sequestro di un’area di circa 2.000 mq a Cancello e Arnone dove erano stati già accumulati illegalmente scarti edili derivanti da demolizioni per oltre 1.500 metri cubi di rifiuti, nonché dei mezzi meccanici utilizzati per lo scarico e la movimentazione del materiale.
In particolare, nell’ambito dell’attività ordinaria di controllo del territorio, nella giornata di ieri una pattuglia della Compagnia di Aversa ha sorpreso un soggetto alla guida di una pala meccanica, intento allo spianamento su un terreno agricolo di grandi cumuli di rifiuti costituiti da materiali di risulta provenienti da demolizioni di fabbricati e da altri materiali di scarto, tra cui anche resti di pietrisco ferroviario.
L’area interessata all’illecito sversamento sarebbe stata poi adibita a cantiere edile per la imminente realizzazione della fondazione per un fabbricato da adibirsi a caseificio ed allevamento bufalino. Una volta terminati i lavori, sarebbe stato quindi pressoché impossibile individuare i materiali illecitamente smaltiti, in quanto abilmente occultati attraverso attività di stratificazione ed elevazione del sedime del terreno.
Nel corso dell’intervento veniva inoltre intercettato un mezzo pesante carico di ulteriori materiali edili di risulta e con documenti di accompagnamento falsificati, in procinto di essere scaricato nello stesso terreno, evitando così il costo relativo al regolare smaltimento presso i siti autorizzati.
Sono stati pertanto segnalati alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere i responsabili delle imprese impegnate nei lavori, gli operai sorpresi ad attuare lo sversamento ed il proprietario del sito. Anche questo sequestro rientra nell’attività di controllo quotidianamente svolta dai Reparti del
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta per il contrasto del grave fenomeno dell’illegale smaltimento di rifiuti industriali, a tutela dell’ambiente e per la repressione dell’illecito abbattimento dei costi d’impresa che lede la libera concorrenza degli operatori sul mercato di riferimento.