LE FOTO S.MARIA C.V. Città paralizzata, 3 km di coda da Capua. Cantiere demenziale in Via dei Romani. Ma il sindaco “festa, farina e forca” pensa alle luminarie

28 Dicembre 2019 - 13:36

S.MARIA C.V. – Non vogliamo assolutamente esporre il fianco a letture mistificatorie e tendenziose dei nostri articoli.
Il nostro punto di vista è sempre argomentato e dunque andrebbe rispettato a prescindere, al di là del discrimine della condivisione.
Nei giorni scorsi abbiamo letto dichiarazioni quasi trionfali sul fatto che a S.Maria C.V. fossero state allestite delle luminarie scintillanti, aggiungiamo noi abbondanti.
Quella valutazione non era fine a se stessa, ma tendeva ad accreditare l’idea, affermando un modello, di relazione tra potere e cittadino trasfigurato nel ritorno ad una relazione, che la storia di questi luoghi conosce, tra potere e suddito.
Spendo tot euro per fare belle luminarie a Natale e questo determina il successo della mia azione amministrativa.
Come se quattro lampadine, che tutti possono mettere, basta usare i soldi delle casse pubbliche, servissero a decretare il successo di una sindaco e della sua amministrazione.
Retroguardia, grave ritardo culturale, aria di “farina e forca”.
Noi non diciamo, invece, pubblicando queste fotografie scattate ieri sera, che la demenziale apertura di un cartiere stradale durante le festività di fine anno, rappresenta di per sé il fallimento e la stordita incapacità del sindaco Antonio Mirra e della sua amministrazione.
Perché da queste parti tutto è possibile, anche considerare le luminarie di Natale più importanti e più incidenti di una città letteralmente paralizzata da un traffico pazzesco, frutto della chiusura di quel tratto di strada fondamentale che, lambendo in tangente le palazzine Iacp, ti immette nella zona C1 Nord, dalla parte della piscina comunale, dopo esser passati sotto al ponte dell’Alifana, immettendosi in via dei Romani.
Questa strada, molto ampia, assorbe il 70% del traffico, che a S.Maria C.V. converge da Capua, dall’agro caleno e dalla piana dei Mazzoni.
Ci siamo informati e ci hanno detto che quei lavori che chiudono l’accesso cruciale alla parte sottostante del ponte dell’Alifana li sta facendo il Comune.
Ma anche se non fosse il Comune a farli, metterli in atto in questo periodo è a dir poco masochistico. Ieri sera, al momento in cui abbiamo scattato queste foto, un solo unico serpentone di auto congiungeva Capua alla zona di Sant’Agostina di S.Maria.
Almeno 3 km di coda e un’ora per entrare in città.
Se proprio questi lavori bisognava fare, cosa ci voleva a impiantare un pannello luminoso, serio, all’altezza del bivio che a Capua convoglia il traffico verso S.Maria C.V. dal carcere militare oppure verso S.Tammaro, porta alternativa di ingresso a S.Maria, sfiorando la Pierrel lungo la 7 bis?
E invece nulla. Viva le luminarie di Natale, per il cui impianto occorre evidentemente un’idea geniale, che il primo cittadino ha sicuramente avuto, garantendosi tra l’altro un’altissima densità di lampadine all’altezza della sua abitazione di piazza Mazzini.