ORE 10.49 MICROSCOPIO CORONAVIRUS. Quasi 200 contagiati ieri in CAMPANIA. TUTTI I NUMERI, ospedale per ospedale e perchè De Luca, non in buona fede, ha lanciato, prima dell’impennata, l’allarme apocalittico

30 Marzo 2020 - 09:50

CASERTA – (g.g.) Niente di sorprendente. E chi si sorprende rispetto ai dati del contagio in Campania, ha vissuto senza avvertire l’esigenza di dare almeno una occhiata, di considerare, per un’obiettiva valutazione, anche solo per dare uno sguardo, a tutto ciò che CasertaCe e NapoliCe hanno scritto nelle ultime due settimane.

Per cui, noi lavoriamo e noi siamo per i nostri lettori e, celentaniamente, ci dispiace per gli altri.

Campania a 193 positivi. Cosa faceva dire al governatore Vincenzo De Luca la settimana scorsa che eravamo vicini alla catastrofe? Forse perchè prevedeva che con l’aumento dei tamponi sarebbero aumentati e non di poco anche, i malati di coronavirus? E come mai nei giorni precedenti non ha mai informato i campani che quei report pubblicati con 50 o 60 contagiati al giorno e con i tamponi fatti solamente al Cotugno rappresentavano un dato non reale?

Ve lo scriviamo noi come ve lo abbiamo scritto in tutti questi giorni. Perchè De Luca non è fesso, ma è troppo innamorato di sè per far diventare priorità la vita del suo prossimo, per cui ha interpretato le prime due settimane del contagio con il solito one man show, che ne ha fatto un personaggio politico-cabarettistico, a cui Maurizio Crozza dedica la sua imitazione più indovinata e divertente.

Nelle prime due settimane De Luca ha vissuto da showman e il coronavirus è stato solo uno strumento, il classico casus teatrale in grado di scatenare l’estro di un monologo tragicomico, quanto surreale.

De Luca non si è concentrato un attimo sulla previsione dell’evoluzione epidemiologica. Ha fatto fare una proiezione che poi è risultata del tutto inaffidabile, e si è dedicato a se stesso, alla sua campagna elettorale per la quale il coronavirus gli ha fornito un’insperata arma per risalire la china nei sondaggi che fino a febbraio non erano certo esaltanti per lui.

In poche parole, ha perso tempo. Quando la settimana scorsa l’ha capito, quando ha pensato che aggiungere altri 7/8 ospedali al Cotugno, come luoghi di analisi dei tamponi avrebbe significato sicuramente, per una banale questione aritmetica e per una normale presa d’atto di uno scontato calcolo delle probabilità, si sarebbe tradotto in una crescit quasi esponenziale dei dati, ha lanciato l’allarme melodrammatico, a cui ha fatto seguire un attaco frontale al governo reo di ritardi inaccettabili nella fornitura di mascherine che poi sabato o ieri, non ha resistito alla tentazione di sottoporre alla sua spavalda sardonicità con la storia di bunny.

Ma in realtà, i 193 casi positivi, usciti fuori ieri dalle analisi di tamponi, peraltro risalenti a tre, 4, 5 o forse anche 10 giorni prima, sono sempre esistiti nella realtà tenuta nascosta per almeno una settimana e mezza più del dovuto, dall’incapacità del governatore e del suo sgangheratissimo staff di vedere in prospettiva e di capire che non sarebbe stato lecito per ognuno di loro andare a dormire la sera, rinunciando ad una notte di lavoro, senza aver risolto velocemente, così come ha fatto per esempio il governatore Zaia nel Veneto, il problema della numerosità dei tamponi, ma soprattutto quello di un’analisi da sviluppare in due, 3 massimo 4 giorni.

Lo abbiamo scritto ieri e lo torniamo a scrivere oggi: da sotto al tappeto di De Luca c’era una tonnellata di polvere? Di merda? Fate voi. Quel che è certo è che quando è affiorata e lui se n’è accorto qualche giorno prima, molte persone che avrebbero potuto non infettarsi, alcune persone che avrebbero potuto non morire, si sono, invece, infettate e sono morte.

Dunque, 193 positivi con 1.232 tamponi analizzati, una percentuale del 15,60%. Ovviamente i negativi sono stati 1.039. Questi numeri portano i positivi in Campania a 1.945 con 12.911 test effettuati a fronte dei quasi 100mila già realizzati nel Veneto che conta poco meno di 5 milioni di abitanti, mentre la Campania ne conta quasi un milione in più.

Per quanta riguarda la ripartizione ospedaliera, al Cotugno sono stati analizzati 357 tamponi con 76 positivi, in pratica il 20%. Più alta la percentuale al Ruggi d’Aragona di Salerno, con 20 positivi su 194 tamponi analizzati, poco meno del 10%. A Caserta su 88 tamponi, 3 sono risultati positivi, mentre ad Aversa su 132 tamponi analizzati, 8 sono stati i positivi.

Va meglio rispetto ai giorni scorsi al Moscati di Avellino, dove su 113 tamponi 12 sono risultati positivi. Al primo policlinico universitario Federico II di Napoli, un solo positivo su 56 tamponi, mentre all’istituto zooprofilattivo, abbiamo un’impennata di 59 positivi su 106 tamponi, molto più del 50%.

Mah. Si scende al 5% in questo originalissimo diagramma sinusoidale con 14 positivi su 186 tamponi.

 

QUI SOTTO L’ULTIMO BOLLETTINO DIRAMATO DALLA REGIONE CAMPANIA

#CORONAVIRUS, IL BOLLETTINO

L’Unità di crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:

– Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 357 tamponi di cui 76 positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 194 tamponi di cui 20 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: sono stati esaminati 88 tamponi di cui 3 positivi;
– Ospedale Moscati di Aversa: sono stati esaminati 132 tamponi di cui 8 positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 113 tamponi di cui 12 positivi;
– Azienda Universitaria Federico II: sono stati esaminati 56 tamponi di cui 1 positivo;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 106 tamponi di cui 59 positivi;
– Ospedale di Nola: sono stati esaminati 186 tamponi di cui 14 positivi.

Positivi di oggi: 193
Tamponi di oggi: 1232

Totale complessivo positivi Campania: 1945
Totale complessivo tamponi Campania: 12911