DE LUCA AIRLINES. La Campania sta cercando un aereo per portare a Napoli il vaccino russo Sputnik

3 Maggio 2021 - 18:08

La Soresa pochi giorni dopo l’annuncio in pompa magna del governatore sull’acquisto delle dosi russe, ha pubblicato un’indagine di mercato richiedendo alle società di dimostrare di essere attive nell’ambito dei trasporti internazionali con “catena del freddo assicurata”

CASERTA – E’ della settimana passata la notizia che l’agenzia brasiliana per il farmaco, l’ente che si occupa di dare il via libera per i farmaci anticovid o l’eventuale blocco ai vaccini contro il coronavirus che arrivano nel paese carioca, ha fermato il vaccino russo Sputnik. Per gli esperti verdeoro ci sono ancora troppi dubbi sulla sicurezza delle dosi provenienti da Mosca.

La Russia, dal canto suo, ritiene questa decisione meramente politica, legata ad eventuali pressioni provenienti dagli Stati Uniti verso Brasilia.

E ora veniamo a Vincenzo De Luca. Circa un mese fa il presidente della regione Campania ha dato la notizia ai suoi concittadini della scelta di acquistare circa 4 milioni di dosi del vaccino Sputnik. Ora, in realtà, c’è ancora da capire se le regioni hanno l’autorizzazione per ordinare tale commesse, visto che dal governo centrale non c’è tanta voglia di aprire a questa facoltà.

Comunque, lo stop brasiliano al vaccino russo non è sicuramente una buona notizia. Ma se queste problematiche relative allo Sputnik dovessero essere confermato a breve anche in Europa, per una volta la Campania potrebbe addirittura evitare anche uno spreco di migliaia di euro nel comparto medico.

Questo perché la Soresa, la piattaforma regionale per gli acquisti della sanità in Campania, circa due settimane dopo dopo l’annuncio in pompa magna del governatore De Luca sull’acquisto delle dosi russe, ha pubblicato una “indagine di mercato” relativa all’affidamento di un servizio trasporto aereo merci per la regione Campania con uno o più voli capaci di trasportare nella nostra regione, partendo da aeroporti internazionali non meglio specificati (e viceversa), tonnellate di materiale, definizione un po’ vaga di cosa verrà ammassato in questi velivoli. Tutto pare abbastanza lasciato in segretezza, così come l’accordo tra il freddo Paese dell’Est e la Campania, vista la clausola di riservatezza che Mosca ha fatto siglare a Napoli, intimando il silenzio sul numero delle dosi, sul prezzo delle stesse e sulle modalità di distribuzione. Il termine ultimo per la presentazione di una manifestazione di interesse è scaduto lo scorso 30 aprile.

In questa specie di richiesta di informazioni, visto che tecnicamente non è un bando e non c’è un impegno di spesa, è sottolineato che le aziende che si sono proposte hanno dovuto dimostrare che i loro aerei fossero capaci di portare materiale a meno 20 gradi. Facendo uno più uno, non è impossibile immaginare che l’aeroporto internazionale da collegare alla Campania sia quello di Mosca (o altri dell’immenso Stato russo) e che a meno 20 gradi si può conservare perfettamente il vaccino russo (precisamente a -18°).

Pare allora più di una banale coincidenza allora la dichiarazione dell’acquisto delle quattro meravigliosi dello Sputnik da parte della Campania e l’induzione di questa manifestazione di interesse da parte della Soresa. Il collegamento pare abbastanza evidente.

Bisognerà capire solo se, dopo il rigetto brasiliano, lo sceriffo di Salerno cambierà rotta sui vaccini anticovid, spostandosi da Mosca verso altri lidi.

LEGGI L’INDAGINE DI MERCATO DELLA SORESA