Aiutooo: siamo circondati dai Michele Barone. Il boss pentito, il prete sporcaccione e ora anche un altro. Caos di notifiche al processo Jambo
6 Luglio 2018 - 11:18
TRENTOLA DUCENTA – Curioso il motivo per il quale è saltata, ieri l’udienza del processo Jambo.
Risucchiati nel problema delle omonimie (tante ce ne sono tra apici e truppe del clan dei casalesi) i cancellieri hanno sbagliato a notificare l’atto di citazione al testimone dell’udienza di ieri.
Tutti sapevamo che a parlare sarebbe stato Michele Barone del 1984, cognato di Francesco Diana. Al contrario era un altro Michele Barone a dover deporre, quello più noto, cioè collaboratore di giustizia 44enne, cugino dell’ormai arcinoto sacerdote, anch’esso totalmente omonimo, dato che si chiama don Michele Barone.
Per il cognato di Diana, il pm della dda aveva rinunciato all’interrogatorio mentre questa rinuncia non c’era stata per Michele Barone del 74.
Insomma, un bel pò di confusione, udienza saltata. Se ne riparlerà il prossimo 13 settembre per ascoltare appunto il pentito Michele Barone del 74.