CASERTA – Anche stavolta Caserta l’ha scampata. Ma solo perchè la precipitazione più intensa, la bufera che ha somigliato per diversi minuti ad un vero e proprio uragano con tanto di venti fortissimi associati, non è durata molto. Quella pioggia torrenziale avrebbe provocato danni ben peggiori, forse irreparabili se invece di prolungarsi per un quarto d’ora, venti minuti, sostituita poi da un normale temporale, fosse durata un’ora.
Perchè se un quarto d’ora è stato sufficiente per allagare completamente la città capoluogo, tutte le sue cantine, accumulando in ogni strada almeno mezzo metro di acqua, un’ora avrebbe rappresentato un disastro. Attenzione, in una città che dovrebbe essere tranquilla a priori in casi del genere, visto e considerato che non è attraversata nè da fiumi e neppure da un ruscello.
Comunque, è andata così. Meomale, al momento possiamo dire che la precipitazione è stata più violenta proprio nella conurbazione della città capoluogo. Dunque, al centro di Caserta, nelle periferie e nei comuni vicini di San Nicola, Casagiove, Recale, Macerata eccetera.
Fino a un quarto d’ora fa, i vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta, supportati da altre squadre provenienti dalle varie caserme provinciali, erano impegnati contemporaneamente, in ben 10 interventi.
Ora, bisognerà capire se la precipitazione è terminata, almeno per quanto riguarda la sua parte più intensa, o se invece ci sarà una replica. Ovviamente è piena allerta da parte dei citati pompieri, perchè per il resto, campa cavallo, amministrazione comunale, protezione civile (ma c’è ancora?). Dipendesse da loro, Caserta si sarebbe già trasformata nella nuova atlantide.