Altro che Sodoma e Gomorra: un’altra assunta, la quarta, dalla graduatoria di Sparanise. Coinvolti sei sindaci, tutti riferibili al consigliere regionale Giovanni Zannini

23 Aprile 2022 - 20:24

Cos’altro dobbiamo scrivere a dimostrazione della nostra idea sull’esistenza di una super unione dei Comuni e di un super sindaco che ne governa centinaia di interrelazioni riguardanti diversi settori della potestà amministrativa

 

 

VITULAZIO (gianluigi guarino) Se la storia di cui andremo a scrivere oggi un ulteriore capitolo fosse stata gestita da Sherlock Holmes, dopo che questi aveva deciso di occuparsene, lasciando la sua storica residenza londinese di Baker street per intraprendere un viaggio esotico, molto esotico che lo avrebbe portato in  quel di Sparanise, il caso sarebbe già chiuso, con buona pace del consigliere regionale Giovanni Zannini che magari sarebbe lì a distribuire querele per trascinare (invano, naturalmente) in tribunale il più grande investigatore di tutti i tempi, disegnato dalla grande letteratura di narrativa.

Invece noi, che non valiamo certo Sherlock Holmes e forse neppure Watson, stiamo ancora qui a scrivere queste premesse in modo che il lettore, magari fuorviato, in quanto non informato degli antefatti delle cose che raccontiamo nei nostri articoli, possa pensare seriamente che Zannini sia un perseguitato di Casertace. Le nostre sono introduzioni di garanzia, da non confondere con l’informazione o l’avviso di garanzia. Garanzia e dunque garantismo.

A Zannini noi di Casertace, per l’appunto, garantiamo approcci un po’ complessi e, diciamocela tutta anche un po’ barbosi, finanche per noi che li scriviamo, solo affinché lui abbia la possibilità, al di là della decisione di utilizzarla o di non utilizzarla, di rispondere nel merito delle cose che scriviamo. Poi, per carità, può presentare tutte le querele del mondo, e capiamo anche che debba farlo per evitare che una sua inazione venga scambiata per ammissione di colpa. A noi non ci fa né caldo e né freddo.

Vedete come pesiamo le parole? Se non siamo ancora arrivati alle pacifiche e suadenti meditazioni zen, poco ci manca. Perché qui, di pazienza, ce ne vuole molta di più di quella che il maestro di arti marziali, interpretato dal bravissimo attore nippo-americano Pat Morita, noto anche per la serie televisiva ormai leggendaria di Happy days, cerca di infondere nel suo allievo, facendolo esercitare nella cattura volante della mosca con l’uso di due sottili pinzette metalliche, in una delle scene più celebri del film cult “The karate kid”.

Calma e gesso. Dobbiamo occuparci, e onestamente, lo diciamo in dialetto, c’ mettim quasi scuorn noi per loro, indovinate di che cosa? Della graduatoria del Comune di Sparanise, venuta fuori dal sedicente concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di due istruttori amministrativi contabili (Ufficio tributi), trattamento economico C1, formula che abbiamo oramai imparato a memoria per le volte che l’abbiamo scritta ultimamente.

Si tratta del sedicente, perché per noi è tale e tale resterà sempre, concorso che ha portato all’assunzione le signore Anna Maria De Felice, cognata dell’ex commissario provinciale dell’Ept Lucia Ranucci e, dunque, anche del marito di questa, signor Sarnataro (la figlia dei coniugi è stata poi assunta in un concorso contemporaneo), imprenditore vicinissimo all’amministrazione comunale di Sparanise, al sindaco Salvatore Martiello e al vicesindaco Vitaliano Ferrara in particolare, e della signora Ilenia D’Amico, che questo concorso, ecco perché lo chiamiamo sedicente, lo ha fatto, almeno per quanto riguarda la prova orale, cioè quella decisiva, mentre era in carica da consigliera comunale e due mesi dopo aver portato 500  e passa voti, frutto anche del sostegno di suo padre imprenditore, al mulino di Martiello e di Ferrara, dopo aver già lavorato duramente per la causa di Giovanni Zannini alle elezioni regionali dell’anno prima.

Di rimbalzo, sempre questa graduatoria, ha determinato anche l’assunzione della terza classificata, cioè della signora Rosa Palumbo la quale, provvidenzialmente, è riuscita a far posto alla D’Amico, che la seguiva in quarta posizione, grazie al contratto a tempo indeterminato, firmato, riteniamo, sempre attraverso un incrocio di graduatorie, al comune di Carinola, lo scorso 31 dicembre.

Dunque, Sparanise, Carinola e anche Pignataro Maggiore, da dove era arrivata a suo tempo la De Felice che il lavoro già lo aveva ma che non si accontentava di essere una semplice categoria B, al punto da tentare la fortuna in questo concorso dal quale, va ricordato e andrà sempre ricordato (perché se noi diciamo che questo è un sedicente concorso e non un concorso serio dobbiamo assumerci per intera la responsabilità di una affermazione così grave e delicata)   era stata esclusa in fase di preselezione e nel quale è stata ripescata, nel luglio 2021 con una discutibilissima, sospettabilissima e sospettissima procedura di modifica dell’articolo 6 del bando di concorso orientato dalla giunta comunale e realizzato dal dirigente, così come abbiamo scritto e documentato nei diversi articoli pubblicati nelle scorse settimane su queste vicende.

Finita qui? No di certo. Sparanise, Carinola e Pignataro Maggiore, dunque, sono tre Comuni politicamente controllati da Giovanni Zannini. Senza se e senza ma. E se ciò il consigliere regionale vuole contestare, siamo pronti a confrontarci in ogni sede. Ma la tesi che sconcica di più Zannini è quella da noi esposta e che definisce una sorta di super unione dei Comuni casertani formata dalle molte amministrazioni, dai molti sindaci che, prima delle elezioni provinciali, Zannini e Magliocca riunirono nel premiatissimo ristorante del signor Vitale, altro personaggio di primissimo rilievo che ha costruito a Sparanise una grande fortuna dopo essere emigrato a suo tempo dalla natia Villa di Briano, compiendo un percorso parallelo, ma assolutamente non relazionabile fino a prova contraria, con un altro brianese importante, cioè il mitico Papa che poi a Sparanise ha costituito a sua volta una propria azienda, quella criminale di capozona del clan dei Casalesi.

Zannini lo nega. Ma nega l’evidenza perché la notizia di oggi segue quella data circa una settimana fa sulla stipula di una convenzione tra il Comune di San Cipriano d’Aversa e quello, onnipresente di Sparanise, da un po’ di settimane finito sotto controllo di una commissione d’accesso nominata dalla Prefettura di Caserta che lavora per stabilire se nel comune caleno, dentro o attorno all’amministrazione, dentro o attorno al consiglio comunale si siano registrate e/o si registrino ancora, infiltrazioni camorristiche. Una convenzione con la quale il Comune di San Cipriano si prepara, ammesso e non concesso che non l’abbia già fatto, ad attingere a sua volta a quel vero e proprio pozzo di San Vito costituito da queste benedette o maledette graduatorie del comune di Sparanise.

Guardate un po’, che cosa abbiamo incrociato sfogliando l’albo pretorio del Comune di Vitulazio che, per pura coincidenza (vero Zannini?) è amministrato da un sindaco, Raffaele Russo, da tempo aggregato all’esercito del consigliere regionale di Mondragone, unitamente ai sindaci delle già citate San Cipriano d’Aversa, Vincenzo Caterino, ovviamente Sparanise, sindaco Salvatore Martiello, Pignataro Maggiore, sindaco Giorgio Magliocca, Carinola, Giuseppina Di Biasio, figlia di Pasquale Di Biasio controversissimo presidente del Consorzio Idrico Terra di Lavoro e l’appena citato Vitulazio, sindaco Raffaele Russo, tutti coinvolti, chi più chi meno, nel tourbillon di queste graduatorie.

Questi si è svegliato una mattina e ha deciso di assumere un nuovo impiegato o una nuova impiegata, manco a dirlo e per pura coincidenza nell’Ufficio tributi, manco a dirlo e per pura coincidenza, con la funzione di istruttore amministrativo contabile, trattamento economico… ma naturalmente C1. Manco a dirlo e per pura coincidenza a questo bando ha partecipato Katia Nozzolillo di Calvi Risorta della quale ci occupammo qualche anno fa per una vicenda dolorosa che la vide ottenere un giusto risarcimento da parte del Comune di Piedimonte Matese, unitamente ad altri suoi congiunti, per la tragica morte di Enzo Nozzolillo, travolto nella sua auto da un treno regionale dell’Alifana a causa di un passaggio a livello rimasto incustodito.

Oltre alla Nozzolillo, hanno risposto all’avviso pubblico del Comune di Vitulazio, altre tre persone. Almeno in teoria perché un certo punto della determina, che pubblichiamo integralmente in calce a questo articolo, una delle tre è letteralmente scomparsa, come se fosse stata dematerializzata da una magia dei maghi Silvan, Houdini e David Copperfield in performance comune. Questo autentico desaparecido si chiama Walter Pasquale Celestino, non scriviamo si chiamava perché speriamo non sia morto, anche se leggendo la determina questa ferale eventualità non si può escludere a priori. A pensarci bene, però, considerando il cognome che porta, magari è sparito volontariamente dalla scena opponendo un “gran rifiuto”,  simile a quello opposto dal famoso eremita abruzzese, divenuto papa contro la sua volontà.

Scherzi a parte, la Nozzolillo vince facile in quanto Celestino è scomparso e gli altri due concorrenti, Rosa Ventriglia e Giovanni Giuliano, entrambi in una graduatoria del Comune di Pontelatone, si sono mossi in modo  tale da farci rimanere increduli nel momento in cui abbiamo dovuto, ovviamente fino a prova contraria, prendere atto che entrambi abbiano partecipato a questo avviso pubblico, avendo, all’inizio della procedura, la seria intenzione di concorrere per vincere. La graduatoria del Comune di Pontelatone, a cui abbiamo già fatto cenno, è, infatti, collegata ad un’assunzione o ad assunzioni part time, per le quali la Ventriglia e Giuliano hanno conquistato lo status di idonei. Ecco perché ci sembra difficile pensare che queste due persone siano state tanto ingenue da partecipare ad un avviso pubblico che invece riguardava solamente full time, cioè a tempo pieno, per la quale loro non hanno alcun titolo, alcuna abilitazione, alcuna idoneità.

Katia Nozzolillo è di Calvi Risorta, Comune governato dal sindaco Giovanni Rosario Lombardi che, come dimostrano molte foto pubblicate nei social, è diventato uno dei maggiori sostenitori di Giovanni Zannini, con tanto di presenze gastronomiche in cene ad ampio spettro e con qualche personaggio un po’ inquietante svoltesi nel pure già citato ristorante della famiglia Vitale di cui sopra.

Conclusione: Sparanise, San Cipriano d’Aversa, Carinola, Pignataro Maggiore, Vitulazio e, a questo punto, in aggiunta, Calvi Risorta, sei sindaci, sei amministrazioni comunali che hanno attivato questa autentica giostra, visto e considerato che la signora Nozzolillo è arrivata sesta in quella che, stando così le cose, è diventata la più importante graduatoria di tutti i tempi e che reca le insegne del Comune di Sparanise.

Ora, se anche questo nostro articolo è solo una congettura, se questo nostro esercizio è artificiosamente e capziosamente finalizzato a diffamare un uomo politico e una parte politica, noi siamo pronti a fermarci già domani. A condizione però che il nostro sforzo, prodottosi attraverso la pubblicazione di lavori lunghi, complessi e faticosissimi, per di più corredati da decine di documenti amministrativi, venga riscontrato da strutture espressive di confutazione in grado di esporre argomentazioni contenute dentro ad una reazione uguale e contraria. Altrimenti, fate quello che vi pare, perché noi non ci fermeremo mai, e risponderemo colpo su colpo.

 

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