AVERSA. NOOO! Solo motivi nobili dietro l’assemblea abortita dei sindaci del C6. Se’ se’, tutte balle. Vi spieghiamo noi come stanno le cose

28 Novembre 2020 - 17:30

Ovviamente reagiamo ad un attacco vergognoso ricevuto da 6 fasce tricolori che dovrebbero fare solamente silenzio per come interpretano la vita politica e il ruolo che esercitano in uno dei territori che resta tra i più arretrati sulla faccia della terra dal punto di vista morale

AVERSA (gianluigi guarino) – E figuriamoci se noi ci lasciamo impressionare da un documento con le firme dei primi cittadini di Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano di Aversa, Succivo e Teverola, cioè Nicola Affinito, Nazzaro Pagano, Enzo Guida (quest’ultimo una gran lenza sin dai tempi in cui lo ereditai come corrispondente del Corriere di Caserta mentre con pazienza e perseveranza preparava la sua carriera politica al comune di Cesa), Vincenzo Santagata, Gianni Colella e l’infermiere Tommaso Barbato, che a Teverola conta come il due di coppe alla Briscola, stretto com’è nella tenaglia trinariciuta formata da Stefano Graziano, Gennaro Caserta e Biagio Lusini. Nel comunicato si afferma che questo, non sappiamo se anche altri giornali, abbia scritto delle sciocchezze sullo scontro verificatosi ieri in sede d’assemblea dell’ambito C6 dei servizi socio-sanitari.

E figuriamoci se nell’agro Aversano, il luogo in cui non c’è un atto, un solo atto amministrativo, una sola riunione della politica reale che non sia finalizzata agli aspetti inter-materiali della vita, questi qua, avendo trovato la quadra sulle tre super assunzioni del coordinatore e di due altri dirigenti all’interno dell’Ambito, si spaventavano fino a paralizzare i lavori dell’assemblea dinanzi al ritardo che il comune capofila accusa nella redazione del Piano di zona che, a proposito di zona, in una…zona (scusate il gioco di parole) seria ed eticamente corretta, in cui si fa politica anche per la gente e non solo per attivare e coordinare rendite di posizione personali, sarebbe effettivamente il documento cardinale, il motore fondamentale della vita e dell’attività di un Ambito che riunisce più comuni nel progetto di promozione sociale a sostegno delle categoria disagiate.

Capirai, con quello che abbiamo visto e raccontato negli anni vi potremmo fare una serie lunghissima di clamorosi copia e incolla confezionati in quattro e quattr’otto attraverso cui, magari eliminando qualche termine, adattando qualche altra parola, un piano di un altro Ambito, non necessariamente casertano, è stato adottato senza colpo ferire. Ai lettori, a quella maggioranza silenziosa di persone che ben sanno come funzioni la politica in provincia di Caserta e nell’agro Aversano in particolare, potremmo chiedere: credete più a CasertaCe a un documento firmato dai signori Affinito, Guida, Pagano, Barbato, Colella e Santagata? Rispondete sinceramente, per quello che sapete del nostro giornale e di quello che sapete di questa “formidabile sestina”. La verità è che il Piano di zona, nel momento in cui si sono accordati sulle cose loro, lo fanno e lo firmano in tre minuti di orologio. Per cui, tutto quello che leggete nel documento in calce sono tutte balle.

La verità è che da una parte, quella in qualche modo è capitanata dal sindaco di Cesa, Guida, si accusa il comune di Aversa di aver fatto passare il bando per le tre assunzioni da dirigente, con un compenso di circa 100 mila euro per tre anni (a testa), di soppiatto, senza concordare i contenuti del citato bando; dall’altra parte, il comune di Aversa dice che la lettera con cui Guida (e forse firmata anche dagli altri 5 sindaci, ma di questo non siamo arci-sicuri) chiede l’annullamento in autotutela di questo bando, e chissà perché non viene nemmeno citata di striscio, pur trattandosi della carne viva di una polemica accesa relativa a fatti che appartengono alla vita dell’ambito C6, in questo ridicolo comunicato stampa, è legata ad un’idea differente rispetto al format dei requisiti. In poche parole, Guida avrebbe voluto e vorrebbe restringere il perimetro, valorizzando il metodo dell’interpello presso altri enti.

M.M., per il momento gli attribuiamo uno pseudonimo e lo chiamiamo Pomo della discordia, poi il nome lo faremo se proveranno ad offendere ancora la nostra professionalità con l’uso della menzogna, lavora da qualche parte nell’Asl e ambisce forse a fare il dirigente dell’ambito c6?

Abbiate almeno la buona creanza di stare zitti  perché dal punto di vista politico siete degli impresentabili. E se qualcuno di voi desidera sapere perché lo definiamo con questa stroncatura, si può anche accomodare. Ci ponga la domanda e noi risponderemo in scienza, coscienza e soprattutto grazie ad un archivio di conoscenza, di esperienza, di cognizioni di fatti e di uomini lunghe vent’anni.

IL COMUNICATO STAMPA DEI 6 SINDACI DELL’AMBITO C6

I comuni di Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano di Aversa, Succivo e Teverola, alla luce delle distorte e fantasiose notizie che stanno circolando in merito alla riunione del tavolo del Coordinamento dell’ambito C6, tenutasi venerdì 27 novembre, precisano quando segue.
La riunione aveva all’ordine del giorno, tra i vari punti, la presentazione del Piano Sociale di Zona (documento programmatico per i servizi sociali).
Giova precisare che, nonostante la scadenza fissata al 15 novembre, poi prorogata al 5 dicembre, il Comune Capofila di Aversa ha convocato il tavolo solo dopo sollecitazione da parte dei Comuni di Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano d’Aversa, Succivo, Teverola.
I rappresentanti dei comuni in questione, preso atto che non vi era ancora il documento in questione pronto, hanno evidenziato i rischi connessi ad una mancata approvazione entro il 5 dicembre e del mancato invio alla Regione Campania. Tale situazione poteva e può determinare la perdita dei fondi.
La discussione si è focalizzata su questo punto, con la decisione di un aggiornamento ad una data successiva e prima del 5 dicembre, per analizzare una bozza di piano, che il comune di Aversa dovrebbe presentare.
Su questo punto è matura la decisione dei rappresentanti dei comuni in questione di interrompere la riunione, in attesa di un documento programmatico che, allo stato, mancava.
Il comune capofila Aversa proponeva di raccogliere, in primis, le istanze del territorio per poi programmare il piano, cosa impossibile, come fatto rilevare, dati i tempi stretti.
E’ stato chiarito che i comuni che costituiscono l’Ambito C06 sono quasi tutti di piccole dimensioni, per cui l’analisi del bisogno può avvenire in tempi rapidi.
La proposta è stata quella di utilizzare i dati storici, la spesa consolidata ed adeguare il piano alle esigenze territoriali.
La discussione sulla questione del coordinatore dell’Ufficio di Piano, che tanto sta appassionando le cronache, non era all’ordine del giorno ed è stato un argomento introdotto da nessuno dei rappresentanti dei nostri comuni.
L’argomento della mancanza del Piano, atteso da mesi, è l’unico elemento che ha portato i rappresentanti dei comuni a lasciare la riunione.
Altre informazioni, ricostruzioni, collegamenti con le vicende politiche della città di Aversa, non solo sono indebite, ma sono fuori luogo e frutto di una ricostruzione fatta ad “arte”.