APPALTI & MAZZETTE. Brutte notizie per il rettore casertano dell’Università Parthenope. Il Riesame respinge il ricorso del suo amico Massimo Cirillo che resta ai domiciliari per l’appalto Dussmann nell’ateneo napoletano

30 Settembre 2025 - 19:14

APPALTI & MAZZETTE. Brutte notizie per il rettore casertano dell’Università Parthenope. Il Riesame respinge il ricorso del suo amico Massimo Cirillo che resta ai domiciliari per l’appalto Dussmann nell’ateneo napoletano

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CASERTA – Resta ai domiciliari Massimo Cirillo, 55 anni di Torre Annunziata, indagato dalla Dda di Napoli per il reato di corruzione compiuto in concorso con altri e  anche per aver favorito gli interessi economici del clan dei casalesi con quest’ultimo addebito che, però, è stato rigettato dal gip Marrone del Tribunale di Napoli che lo ha espunto, dall’accusa contestagli, formulata ai danni di tutti gli indagati per le vicende relative agli appalti dei rifiuti con i Comuni tra cui quello di Arienzo e delle pulizie all’interno di Asl e di Università

Il tribunale del Riesame di Napoli ha rigettato, infatti, il ricorso presentato dai suoi avvocati e questa non è sicuramente una buonissima notizia per il rettore dell’Università Parthenope, Antonio Garofalo, di Frignano, difeso dall’avvocato Vincenzo Maiello.

Non è una buona notizia perché il Riesame ha ritenuto, evidentemente, sussistenti i gravi indizi di colpevolezza illustrati dalla Dda nella sua richiesta di applicazione della misura cautelare e assecondati dal citato gip Marrone del Tribunale di Napoli. E se sono sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, le prospettive del rettore Garofalo rispetto alla sua udienza davanti al Riesame prevista per il prossimo 13 ottobre diventano molto più che incerte visto che Cirillo sarebbe stato l’architetto dell’operazione dell’appalto delle pulizie, assegnato alla multinazionale tedesca Dussmann ad epilogo di una gara nella quale fu eliminato il servizio di guardiania in modo da creare le condizioni affinchè Dussmann si aggiudicasse quel servizio per una cifra di ben 4milioni di euro.

In cambio, un dirigente dell’università Parthenope, la cui identità è rimasta ancora ignota incassò una mazzetta di 30mila

euro mentre il rettore Garofalo colpito da un provvedimento di sospensione dalla sua carica apicale dell’università Parthenope sarebbe stato remunerato da Dussmann con un soggiorno vacanze nella nota isola greca del divertimento di Mykonos

Insomma, se ha retto la struttura accusatoria nei confronti di Cirillo difficile ritenere che quella del rettore possa, invece, essere destrutturata visto che i comportamenti di questi sono direttamente connessi a quella di Massimo Cirillo in un rapporto di causa e di effetto.

Insieme a Cirillo e a Garofano sono indagati all’interno dello stesso capo d’imputazione provvisoria anche il faccendiere Domenico Romano, divenuto collaboratore di giustizia che molto ha raccontato delle trame dei co indagati nelle diverse vicende contestate, ma c’è anche Paolo Onofrio ed Eugenia Iemmino rappresentanti in Campania della Dussmann che qui da noi non è che si sia mossa da grande multinazionale ma si è servita di gente che ben conosceva i meccanismi degli unguenti con i quali far camminare certi ingranaggi nelle gare di appalto