“Mio fratello ucciso perché aveva l’auto dello stesso colore del nipote del boss”. La protesta di Arturo Della Corte al ministero

7 Dicembre 2018 - 15:00

CASAL DI PRINCIPE Arturo Della Corte ha portato la sua protesta fino ai cancelli del ministero dell’Interno a Roma. Fratello di Adriano, ucciso a soli 18 anni nel 1984.

Un errore fatale commesso dai killer del clan dei Casalesi, poiché l’auto di Adrano era dello stesso colore dell’uomo ricercato dai sicari, ovvero il nipote del boss Antonio Bardellino. Il ministero ha rigettato la richiesta di riconoscere il ragazzo come vittima innocente della camorra, dopo oltre trent’anni la famiglia non arretra di un passo per rendere giustizia al loro congiunto.