ASL, tra MARIUOLI e turpiloquio. Dall’intercettazione la prova che il sindacato Fials faceva affari con il dirigente Carizzone

19 Aprile 2021 - 13:10

In calce, lo stralcio integrale da cui si capisce chiaramente anche l’insofferenza del capo del dipartimento, il quale però sa che da Raffaele Ferrantino in giù, quelle tessere che fa finta di minimizzare, contano e sono l’unico motivo per cui Antonio Stabile detto panzarotto è dentro all’operazione della società segreta di gestione di due strutture per malati psichici

 

AVERSA – (g.g.) Tra le tante conversazioni intercettate che popolano l’ordinanza che ha sgominato il gruppo criminale il quale, dalle stanze più importanti dell’Asl di Caserta, dal vertice di uno dei Dipartimenti più delicati, quello della Salute Mentale, ha rubato quattrini a piene mani senza alcun ritegno ed alcuna limitazione, ne abbiamo scelta una. Lo abbiamo fatto perchè, da un lato emerge ancora una volta la personalità di Luigi Carizzone, dall’altro lato si capisce bene il motivo per cui Antonio Stabile detto panzarotto, anzi confidenzialmente durante la conversazione intercettata tra il direttore del Dipartimento Carizzone e la sua amante Patrizia Rampone, chiamato in maniera ancora più sfotticchiante “panzi”, è dentro all’affare delle residenze di Gricignano, cioè la Verde Smeraldo e la Rosso Rubino, verso le quali Carizzone convoglia decine e decine di pazienti psichiatrici consentendo incassi copiosissimi, tutti a carico delle casse pubbliche, tutte a carico dell’Asl, con percentuale piena del 100%, senza mai utilizzare la procedura ordinaria del co-finanziamento con la quale le aziende sanitarie uniscono i loro sforzi a sostegno di queste categorie disagiate, con quelli erogati dai cosiddetti Ambiti intercomunali i quali gestiscono diversi servizi sociali territoriali.

Per quanto riguarda il carattere di Luigi Carizzone, stavolta non adottiamo il registro della severità. Caratterialmente, essendo noi portati naturalmente alla goliardia, questa conversazione, le parole licenziose e ricche di metafore para-erotiche o para-sessuali di Carizzone ci strappano più di un sorriso. Anzi, ve lo confessiamo candidamente: leggere queste intercettazioni è diventato per noi, un vero e proprio spasso.

Il campionario è molto ampio e non sempre i magistrati sono riusciti a inserire i provvidenziali omissis. E perchè ne dice troppe di parolacce. Per cui anche per la censura giudiziaria, ha rappresentato una impresa al limite dell’impossibile, cancellare tutto il colorato e colorito frasario del simpatico Carizzone. Leggerete veramente di tutto, e non vogliamo rovinarvi la sorpresa con delle anticipazioni.

La parte invece più importante e sostanziosa, riguarda i rapporti tra Carizzone e quelli che appaiono due centri di potere: il primo costituito sull’asse formato dal commercialista Antonio Scarpa e dal suocero Nicola Bonacci (su quest’ultimo, vi consigliamo l’esilarante racconto su un presunto festino avvenuto a casa sua), coordinatore dell’Unità Operativa di Salute Mentale di Teano, il secondo imperniato sulla figura di Antonio Stabile, figlio di Salvatore Stabile, leader incontrastato del sindaco Fials. Fino ad ora, questa sigla aveva occupato sempre una posizione in controluce negli atti giudiziari che abbiamo esaminato.

Stavolta, è lo stesso Carizzone a far capire, con una frase in particolare, perchè Antonio Stabile deve stare nella partita della società occulta, della società di fatto che andrà a gestire le due strutture di Gricignano, toccate continuamente dalla grazia dei tanti soldi che il Carizzone, da dirigente pubblico, fa arrivare a Carizzone, socio di fatto delle residenze Verde Smeraldo e Rosso Rubino.

Il direttore parla male sempre un pò di tutti e affibbia soprannomi con grande elaborazione creativa: se Antonio Stabile è panzarotto o panzi, l’altro dipendente del Dipartimento Antonio D’Angelo è jukebox, Francesco Della Ventura, il faccendiere dei faccendieri è, alternativamente, anima nera o boccettino di veleno.

Ma allora perchè quando si tratta di delinquere, non rinuncia al concorso, non rinuncia alla partnership che a vario titolo esercita con i predetti? Perchè, a nostro avviso, ognuno di questo è protetto da uno o più potentati interni all’Asl. Ad esempio, Della Ventura è diventato la pupilla degli occhi di Cuono Puzone, il quale, con la sua sedicente associazione di volontariato La Misericordia, ha fatto, per utilizzare un’espressione che Carizzone usa in un altro contesto dialettico, “azzuppare tutti” o quasi tutti tra le ultime 3 o 4 generazioni delle dirigenze dell’Asl di Caserta. Di Antonio Stabile, si capisce finalmente nel momento in cui, sempre Carizzone, si espone parlando con l’amante Patrizia Rampone, mentre si ragiona addirittura di quote del 40% che dovrebbero toccare a lui stesso, di un 20% che dovrebbe andare a Scarpa, di un 10 ad appannaggio proprio della Rampone. “Io lo faccio a protezione anche sua perchè na vot che loro iniziano ad entrare nella squadra e azzuppn pur loro non escono più esposti so propr strunz ta contanti quell è fetent, è strunz o padr cù tutt a squadr imbecilli che i figli fann i servi sciocchi come Raffaele quelli credono di detenere un potere, credono, con quattro tessere di merda ma va a fatt quattro omissis“.

Carizzone si sfoga ma intanto Antonio Stabile è stato messo nel suo ufficio soprattutto per controllare le cose. Con un semplice rapporto professionale di co.co.co., il panzarotto entra in tutte le partite di affari più significative. Dunque, al di la delle parole smargiasse, Carizzone sa di non potersi spingere al di la delle stesse. Perchè se rompesse realmente con Stabile, crollerebbe un’architettura su cui lui ha costruito tante operazioni illegali. Il Raffaele di cui parla non è altro, infatti che Raffaele Ferrantino, il famoso infermiere di carriera che, grazie al suo sindacato, a quella Fials di Salvatore Stabile, padre di Antonio Stabile, ha ricevuto posizioni organizzative e tante gratifiche integrative al proprio stipendio.

Le 4 tessere di cui il dirigente parla con l’intento di minimizzare il meccanismo, di fronte alla sua amante, non 4 ma sono molte e contano dentro alle dinamiche della sanità aversana. Contano lì da lui, come contano dentro all’ospedale Moscati. La Rampone diventa, a questo punto, ancora più esplicita e rivolgendosi a Carizzone gli chiede: “Ma tu sei iscritto al loro sindacato?“.

Noi non sappiamo questa Fials se è una roba strutturata a livello nazionale o è solo una di quelle sigle nate per legittimare delle forme di dialettica a dir poco improprie tra alcuni soggetti che attorno a sè hanno creato gruppi di interesse e le varie dirigenze dell’Asl di Caserta. In quest’ultimo caso, figuriamoci, si tirerà a campare e Salvatore Stabile continuerà a stare lì, magari da posizione più defilata, curando i propri interessi come li ha curati finora. Ma se Fials è qualcosa di serio, che ha un’anima nazionale, ci piacerebbe sapere dagli organismi che lo guidano come può essere ancora compatibile di fronte ad un’intercettazione come quella da noi pubblicata che Salvatore Stabile ricopra ancora la funzione e la carica di segretario regionale.

Alla prossima puntata.

 

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA