ASTRADAY LA CARICA DEI 5000. Ecco come funzionerà la 24 ore del “libero vax”. Iniezioni anche in piena notte

9 Maggio 2021 - 18:47

CASERTA (gg) – Delle modalità di prenotazione finalizzate a smaltire,  perché questo è il termine autentico, reale, sincero, le centinaia di migliaia di dosi del vaccino Astrazeneca, che gli over 40 e gli over 50 non volgiono farsi iniettare, abbiano già scritto tra venerdì e ieri mattina. La caserma Garibaldi è l’unico elemento di affidabilità di un’operazione che, se fosse gestita solamente dall’Asl di Caserta, sarebbe a forte rischio, in considerazione di come la stessa Asl si è mossa e comportata in questo anno e più di Covid, come ha largamente dimostrato, l’ultimo, increscioso episodio verificatosi davanti al punto vaccinale di Marcianise, dove la dirigenza aziendale ha consentito quello che si è poi manifestato come un altro Astraday, dopo averlo annunciato e successivamente proibito.

Sarà una sorta di carica dei cinquemila, dunque, perché tanti sono i prenotati. E se l’Asl ha messo la teoria sulla carta, cioè suddividendo le 24 ore che andranno dalle 6 del mattino di martedì 11 maggio alle 6 del mattino di mercoledì 12 maggio, in pratica, una no-stop senza soluzione di continuità, è chiaro che non basta un sms o una mail che comunica a chi è riuscito in una sorta di lotteria, a cogliere l’attimo buono per prenotarsi, su una piattaforma che non ha funzionato per 12 e più ore, l’orario preciso della propria somministrazione.

Questo lo può fare anche un bambino delle elementari, suddividendo le 24 ore in minuti e associandone i nomi come cronologicamente questi risultano dalla prenotazione su piattaforma. Più nel dettaglio, 24 ore equivalgono a 1440 minuti. Per cui, occorrerà, per ogni minuto, sbrigare circa 3,5 vaccinazioni, insomma tra 3 e 4 persone, tenendo conto che per ognuno poi ci sarà il canonico quarto d’ora di stop in attesa cautelativa per scongiurare eventuali e immediate conseguenze negative. Dunque, siccome è rischioso attribuire ad un solo operatore l’obbligo di praticare due vaccinazioni al minuto, pur essendo le stesse molto, ma proprio molto semplici da realizzare, visto che un’iniezione dal secondo al secondo e mezzo, dovranno essere almeno in tre a vaccinare contemporaneamente, tenendo conto, ripetiamo, che ci sarà la necessità dello stazionamento di un quarto d’ora per ognuno dei 5000 vaccinati, per ognuno dei due vaccinati nell’arco di un solo minuto. E mentre il secondo, secondo e mezzo, non crea grandi problemi organizzativi, lo stesso non si può dire quando quel secondo o secondo e mezzo, ognuna di queste temporalità, si produce e si amplifica nel tempo esponenzialmente maggiore che serve per garantire lo stazionamento del neo-vaccinato nei pressi dell’area sanitaria, approntata nella Garibaldi.

Il problema è che, se a causa di qualche imprevisto, di qualche difficoltà non prevedibile, la somministrazione dovesse fermarsi per una o due ore, via Laviano diventerebbe una sorta di girone infernale, in considerazione della concentrazione di persone, tra quelle che attendono ancora di essere vaccinate e che hanno dovuto segnare il passo per il ritardo, quelle che arrivano per la vaccinazione e quelle che aspettano il quarto d’ora, che non sono poche. Ecco, se la gestione di 5000 persone fosse stata nelle mani del direttore generale dell’Asl Ferdinando Russo e dell’onnipresente Michele Tari, dirigente a tante cose, l’uomo che è stato titolare della responsabilità dell’anticorruzione all’interno dell’azienda, svolgendo il proprio ruolo in maniera “brillantissima,” così come scriviamo ogni giorno ripetendo il rito di scoperchiare il verminaio del dipartimento di salute mentale, della gara d’appalto per il 118 eccetera eccetera. Se, ripetiamo, tutta la giostra fosse dipesa solo da Russo e da Tari, sarebbe stato necessario raccomandarsi l’anima a Dio

Con i militari della Garibaldi, che evidentemente già stanno lavorando alla logistica e che alla logistica sono abituati, per compiti istituzionali, si può ritenere che anche in presenza di qualche difficoltà, questa sarà brillantemente superata.

Allora, ricapitoliamo, i 4800 barra 5000 che andranno a vaccinarsi, sono i fortunati che si sono trovati ieri mattina, cioè sabato 8 maggio, davanti al pc o davanti al proprio smartphone, proprio nel secondo esatto in cui, dopo il flop della piattaforma che doveva essere attivata a partire da mezzanotte e un secondo, la stessa ha cominciato a dare qualche segno di vita.

I 5000 di Astrazeneca, quei giovani che come abbiamo scritto nei giorni scorsi, pur di recuperare giustamente la propria socialità, si inietterebbero anche l’idrolitina, saranno vaccinati in 24 ore. Non ci sarà alcuna interruzione, per cui in tanti hanno avuto evidentemente la comunicazione di presentarsi nel cuore della notte. Il tutto accadrà in una zona che definire militarizzata è poco, vista anche la presenza, a pochissimi metri di distanza, del comando provinciale dei Carabinieri. Per cui non dovrebbero esserci problemi sul fronte dell’ordine pubblico. Magari, per una volta, il comune di Caserta manda qualche vigile urbano a dirigere e orientare il traffico. Non pretendiamo un piano di viabilità, quella è roba da città serie, ma almeno il minimo sindacale sarà necessario.

Tutti i vaccinandi dovranno recarsi alla caserma Garibaldi presentando un documento di identità allegato al foglio da stampare e compilare che riproduce la comunicazione di convocazione.