AVERSA. La nomina di assessore ad Orlando De Cristofaro nata con un documento falso? Ora le carte in procura
14 Gennaio 2025 - 12:59
NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP
CLICCA QUI -> https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20
AVERSA – La vicenda legata alla nomina di Orlando De Cristofaro ad assessore all’Urbanistica e alle Attività Produttive approda ora alla Procura della Repubblica del Tribunale di Aversa Napoli Nord. A sollevare il caso è stata la segretaria comunale Emanuela De Chiara, che ha inviato gli atti ai giudici dopo una richiesta di parere del consigliere comunale di Forza Aversa, Dino Carratù, e un’interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione di centrosinistra: Mauro Baldascino, Mario De Michele, Marco Girone e Antonio Mottola. Il rischio è che si sia compiuto il reato di falso in atto pubblico.
Nel corso delle loro dichiarazioni, i consiglieri di centrosinistra avevano sollevato dubbi sulla legittimità della nomina, contestando l’utilizzo di una delega che, secondo loro, non avrebbe avuto valore legale per esprimere l’accettazione della carica. Ulteriori verifiche hanno rivelato che la delega e l’accettazione non erano mai state protocollate presso gli uffici comunali, configurandosi come una violazione dei principi di trasparenza e tracciabilità che dovrebbero guidare ogni atto amministrativo. Inoltre, sarebbero stati riscontrati due documenti identici ma con delle difformità.
Da parte sua, la segretaria comunale ha emesso un parere amministrativo, non rilevando particolari criticità, ma evidenziando che, a livello penale, permangono dei dubbi. Per questo motivo, su impulso di Carratù, gli atti sono stati inviati alla Procura per un approfondimento.
Dobbiamo dire che l’azione della segretaria comunale Emanuela De Chiara assume un significato importante. In considerazione di quanto è successo ad Aversa negli ultimi anni, la sua decisione di inviare gli atti alla Procura rappresenta un passo significativo verso il rispetto delle leggi e dei principi di trasparenza che, troppo spesso, sono stati ignorati o dimenticati in passato.