AVERSA. Ora è ufficiale: per l’appalto dei rifiuti fu concordata una mazzetta da un milione di euro. Destinata alle tasche di…

24 Gennaio 2022 - 19:08

In calce al nostro articolo lo stralcio dell’ordinanza contenente l’intercettazione tra Carlo Savoia e Carmine Gallo

 

 

AVERSA (g.g.)Carlo Savoia, durante la calda estate del 2017, credeva “di avere il mondo in mano”. Due colpi da nababbo: l’appalto dei rifiuti da 116 milioni di euro per sette anni nella città capoluogo e 34 milioni per la raccolta ad Aversa per la durata di 5 anni. In tutto, 150 milioni di euro, cioè poco meno di 300 miliardi delle vecchie lire.
Ad Aversa, la partita Savoia la disputava con il consorzio Cite, che, va sempre ricordato perché è importante farlo, la gara l’aveva in pratica vinta, salvo dover fare un passo indietro a causa della revoca subita per inadempienze contrattuali da parte del Comune di Orta. Partecipando con Cite, Savoia doveva confrontarsi con Carmine Gallo, nome non certo sconosciuto ai lettori di Casertace.
Imprenditore salernitano del settore rifiuti, Carmine Gallo aveva in mano una significativa quota di Cite, nel quale militava, oltre a Savoia, anche la solita compagnia scelta e rinomata di ben definiti reucci del trasporto immondezzaio, con solide basi etniche tra Villa Literno, Casaòpesenna e Castel Volturno e, soprattutto, per qualcuno di loro, con tante ombre legate a rapporti con il clan dei Casalesi e con Michele

Zagaria in particolare.
Carmine Gallo, vicino all’area politica del governatore De Luca, è intercettato nei primi giorni dell’agosto 2017 mentre discute con Savoia di una tangente. Sono i giorni in cui, dopo un estenuante ping pong (CLIKKA E LEGGI) tra Comune di Aversa e stazione unica appaltante con Savoia che, scandalosamente, ha in consegna le bozze del bando, poi quelle del capitolato, poi ancora quelle del capitolato da modificare alla luce delle prescrizioni della Stazione Unica appaltante.
Per cui, il tempo era quello adatto per parlare di mazzette.
Il testo integrale lo potete leggere in calce.
Qui anticipiamo che Carlo Savoia parla a Carmine Gallo, peraltro anche lui indagato, di “un tre per cento o mensile o su tutta la cifra”.
A occhio e croce, aggiungiamo noi, poco più di un milione di euro sull’importo totale di 34 milioni. Savoia dice al suo interlocutore che la persona in questione aveva chiesto un incontro per quei giorni. Vedremo se nel resto dell’ordinanza ci saranno elementi per provare a individuare il “mazzettaro” di turno.

 

 

Tra i primi di giugno ed il successivo mese di agosto 2017 sono state intercettate alcune conversazioni intercorrenti tra SAVOIA e GALLO Carmine, responsabile del Consorzio CITE, partecipante nonché aggiudicatario della gara, nel corso delle quali emerge chiaramente l’esistenza di pregressi accordi collusivi.
In particolare, nella conversazione dell’8.6.2017 intercorsa tra Savoia e Carmine Gallo negli uffici della XECO, Savoia esordisce dicendo” questo” facendo leggere qualcosa a Gallo che domandava: “che significa 3% sull’importo contrattuale.” Ne nasce un botta e risposta tra i due per cui Savoia risponde “ o tutto mensile,,, la marenn è sempre la stessa… lui vuole un incontro con noi”; ( cfr progressivo n. 4047 riportato a p. 151 della annotazione nonché progr. 6042 del 7/8/17 ore 11,43 sull’utenza in uso a Savoia Carlo; e messaggio vocale, registrato in ambientale nell’autovettura Mercedes GLK C, in uso al Savoia, progr. 3240 del 7/8/17, ore 19,41).