AVERSA. Per noi sareste “una mappata di …”. Radiografia di altri 11 furbetti del Comune. E l’addetto dell’ufficio legale ha marcato 21 volte un cartellino falso

27 Gennaio 2024 - 18:47

C’è di tutto e di più nell’indagine della Procura di Aversa Napoli Nord, legittimata e rafforzata dal pronunciamento del tribunale del Riesame che ha confermato i divieti di dimora per 12 dipendenti, tra cui anche dirigenti di spicco dei servizi sociali. E il Mastronardi attivo con l’area di Giovanni Innocenti e di Zannini per costruir liste alle prossime elezioni comunali, lisciava il pelo a chi comandava nei servizi sociali, dove si possono attingere a centinaia e centinaia di voti

AVERSA (g.g.) Scrivere un articolo oggi ossia scriverlo sabato 27 gennaio è un po’ diverso da quelli che abbiamo scritto nei giorni e nelle settimane precedenti, comunque in un tempo anteriore a quello in cui il tribunale del Riesame di Napoli ha, un po’ sorprendentemente secondo noi, che ben conosciamo la manica larga dei cosiddetti giudici della libertà, ha confermato tutti e 12 i provvedimenti di divieto di dimora ad Aversa di altrettanti indagati nell’inchiesta sui presunti furbetti del cartellino che enumera complessivamente il nome di 22 persone finite nel citato registro degli indagati. E’ evidente, dunque, che l’indagine, condotta dalla Procura della Repubblica, attiva presso il tribunale di Aversa-Napoli nord, sia stata fatta grazie anche ai militari della guardia di finanza in maniera molto precisa e con elementi di riscontro tali da far ritenere al tribunale del Riesame valide le ragioni affinché 12 dei 22 indagati (in realtà 13esimo cioè Paolo Ruscigno è stato arrestato ai domiciliari) debbano rimanere lontani dagli uffici del Comune fino a quando il gip che ha emesso il provvedimento lo riterrà oppure fino a quando, di qui, però a diversi mesi, la Corte di Cassazione a cui i 12 potrebbero adire producesse una decisione di diverso segno oppure solamente interlocutoria, annullando l’ordinanza ma rinviando gli atti allo stesso Riesame affinché vengano rivalutati.

Tiene, dunque l’impalcatura accusatoria del pubblico ministero e la situazione dei 12 si aggrava senza ombra di dubbio.

Cosa ne pensiamo noi di questi comportamenti lo abbiamo scritto nel primo articolo dedicato all’approfondimento dell’ordinanza (CLIKKA E LEGGI). Vorremmo scrivere che questi qua sono una “mappata di ….” ma probabilmente sbaglieremmo perchè il meccanismo dei fannulloni, del fottiloStato, fottilaRepubblica delle eludi o viola la legge perchè così fan tutti è molto più diffuso al Comune di Aversa e nella maggior parte degli uffici pubblici che insistono nel territorio dell’Italia meridionale, e più specificatamente per quello che ci riguarda, della Campania e della provincia di Caserta.

Scorrendo l’ultima parte, quella sopravvissuta alle prime due puntate dell’approfondimento di questa ordinanza, ci accorgiamo che l’attitudine truffaldina attraversa longitudinalmente tutte le categorie dei dipendenti del Comune normanno: si va dai super dirigenti quali al coordinatrice dell’ufficio di piano dei servizi sociali Cristina Accardo, dal dirigente dei servizi sociali del Comune Giovanni Gangi, fino ad arrivare ai custodi Giuseppe Nugnes con il suo collega Michele Cipullo, all’idraulico dell’ufficio tecnico (una volta si chiamavano romanticamente fontanieri) Vincenzo Pagano, passando per dipendenti dell’anagrafe, per il geometra dell’ufficio statistiche che timbrano Angelo Iorio, per altri due “fuoriclasse” che fanno coppia fissa ossia i messi notificatori Michele Faraone e Daniele della Vecchia, fino ad arrivare al grandissimo Filippo Rotunno che, aggiungiamo noi, giustamente che da addetto all’ufficio legale viene sgamato per ben 21 volte a svolgere un ufficio illegale, timbrando il cartellino al fontaniere Vincenzo Pagano, dando così un esempio di grande sensibilità democratica, quello di un rappresentante di un ufficio legale che attesta falsamente la presenza negli uffici di un idraulico alle dipendenze del dirigente dell’utc Raffaele Serpico, pure lui indagato. Poi c’ è un poco di “fravaglia” tra ufficio ragioneria, gli assistenti sociali etc… In conclusione questa nostra prima fase di analisi costituita su tre approfondimenti, di ribadiamo, anche alla luce del recente e da noi citato enunciamento del tribunale del Riesame di Napoli i nomi dei 22 indagati partendo da quello dell’arrestato ai domiciliari seguito dai 12 colpiti da divieto di dimora e concludendo con i 9 indagati a piede libero.

Paolo Ruscigno 65 anni di Aversa

Divieto di dimora

Cristina Accardo 42 anni di Ercolano

Maria Grazia Chianese 54 anni di Giugliano

Michele Cipullo 68 anni di Aversa

Daniele della Vecchia 66 anni di Aversa

Michele Faraone 64 anni di Aversa

Giovanni Gangi 44 anni di Firenze

Carmela Giametta 58 anni di Frattaminore

Angelo Iorio 64 anni di Parete

Tommaso Mastronardi 65 anni di Aversa

Giuseppe Nugnes 66anni di Casaluce

Vincenzo Pagano 67 anni di Aversa

Filippo Rotunno 70 anni di Aversa