AVERSA. LE FOTO DELLA RIVOLTA DELLA MONNEZZA. La protesta dei cittadini con i sacchetti lasciati in strada

1 Ottobre 2019 - 15:15

AVERSA (red.cro.) –  Cittadini sul piede di guerra ad Aversa per quella che sembra essere una vera e propria emergenza rifiuti, con i sacchetti per strada a causa della raccolta molto a singhiozzo da parte della Senesi, azienda marchigiana interdetta per mafia e gestita da commissario, ormai in scadenza – a metà ottobre le subentrerà la Tekra – che da tempo opera in regime di proroga senza essere ovviamente in possesso della prescritta certificazione antimafia. Ieri un gruppo di residenti delle palazzine popolari di via Papa Luciani ha circondato i dipendenti della Senesi, minacciandoli e obbligandoli a raccogliere i sacchetti che erano nei bidoni, visto che con il mezzo semirotto erano riusciti a prelevare solo i sacchetti accumulatisi accanto ai contenitori. Nella notte invece la protesta si è spostata nella zona delle palazzine di via San Lorenzo, nei pressi del Commissariato della Polizia di Stato; qui i cittadini hanno gettato i rifiuti per strada, che sono stati poi raccolti dai mezzi della Senesi. In entrambi i casi sono intervenute le forze dell’ordine. “La città di Aversa non ha problemi di conferimento dei rifiuti presso le piattaforme, ma solo di raccolta” spiega il sindaco Alfonso Golia, che, insediatosi appena qualche mese fa, ha già dovuto occuparsi della grana ambientale; Golia ha creato un fronte comune con i sindaci dei paesi limitrofi con l’obiettivo di stimolare le istituzioni competenti – a partire dal ministero dell’Ambiente – ad arginare il fenomeno dell’abbandono illecito dei rifiuti e dei connessi roghi, ma poi si e’ dovuto spostare sul fronte interno, dove l’addio della Senesi sta creando notevoli problemi. “Aversa e i suoi cittadini – prosegue Golia – si trovano a subire le ripercussioni della contrapposizione tra i lavoratori e l’azienda, con gli addetti che lamentano di non avere i mezzi per operare, che molti camion per la raccolta sono rotti e non vengono aggiustati. La città è dunque ostaggio di questa guerra”, ha spiegato il sindaco.