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AVERSA. Ufficiale il rimpasto di giunta, ecco i tre nuovi assessori. Le derivate principali, le secondarie e le verità nascoste

20 Aprile 2020 - 16:01

Tra poco il sindaco Alfonso Golia comunicherà in streaming i tre nomi

AVERSA (g.g.)Francesco Sagliocco non può essere tacciata, almeno in linea di principio, ma noi che la sappiamo lunga ci aggiungiamo pure l’avverbio “apparentemente”, di trasformismo poltronaro. Se è vero come è vero che lei è stata nominata assessore al Bilancio e alle Finanze comunali, a suo tempo, dall’allora sindaco Enrico De Cristofaro, è anche vero che la nostra rassegnò, piuttosto polemicamente, le sue dimissioni. Si disse allora, con una tesi che anche noi sposammo, che questo avvenne perché non volle assecondare l’impostazione insana del bilancio comunale, nel format desiderato dal primo cittadino e dagli altri assessori.

Per altro, a ulteriore dimostrazione che il suo ingresso nella giunta comunale attuale non è, o meglio, non appare, il punto di arrivo del solito salto della quaglia, che il sindaco Alfonso Golia ufficializzerà in streaming alle 17, interviene la circostanza materiale della candidatura in una delle liste di appoggio a Golia di Paolo Cesaro, dipendente dello studio commerciale del fratello della Sagliocco. Un’elezione di successo visto che Cesaro è riuscito a ottenere il seggio al consiglio comunale.

Al contrario, chi sostiene, perché c’è chi lo sostiene, che quella di Francesca Sagliocco non sarà forse un’operazione di trasformismo, ma è sicuramente il compimento di un disegno opportunistico, narra una vicenda, nota evidentemente a pochi. Quando il sindaco De Cristofaro si trovava ristretto agli arresti

domiciliari, a seguito di un’ordinanza, scaturita da uno dei diversi filoni dell’inchiesta The Queen, la Sagliocco sarebbe arrivata un pomeriggio in giunta con i documenti pronti per portare a casa un vero e proprio blitz: l’esternalizzazione dei tributi comunali. insomma, tutt’altro che una quisquilia. Quella che a breve diventerà di nuovo assessore al Bilancio, sostituirà (manco a dirlo) in un caso classico di contrappasso, un altro assessore, Nico Carpentiero, silurato dal sindaco come, in pratica, seppur con un garbo diverso, fu dimissionata a suo tempo la Sagliocco.

E come per Carpentiero si parla oggi di una motivazione ben diversa da quella ufficiale, al contrario inconfessabile e inconfessata e legata al rapporto tra quest’ultimo e il noto imprenditore Ferdinando Di Lauro, per 30 mesi in carcere ma poi assolto e coinvolto pesantemente dalla Dda che lo considera, in forza delle dichiarazioni di diversi pentiti, un uomo a disposizione del boss Antonio Iovine soprattutto per la vicenda del Pip di Aversa, anche per la Sagliocco esisterebbe un motivo recondito alla base della rottura con De Cristofaro e i suoi assessori, cioè il già menzionato tentato blitz sull’esternalizzazione dei tributi.

Veniamo al secondo assessore. Su questo argomento, a suo tempo abbiamo già scritto tutto. Elena Caterino, sorella di imprenditori molto attivi nell’area Asi, ha dato l’ultimatum a Stefano Graziano, dopo aver svolto un ruolo di mero gregariato, mettendosi a disposizione anche per candidature di pura testimonianza, senza alcuna possibilità di elezione: o entro immediatamente in giunta comunale, anche accettando il rischio derivato dalla necessità di dimettermi dalla carica di consigliere, oppure il sodalizio politico tra me e te finisce qui. La Caterino andrà a ricoprire la Carica di assessore all’Ambiente e ai Rifiuti.

Ovviamente, non state a guardare le reazioni social a questa nostra interpretazione, qualora una sempre poco sciolta Caterino dovesse smentire, dato che ad Aversa questa cosa la conoscono anche le pietre.

Il terzo assessore sarà Mario De Michele, di Cesa, cugino ed omonimo del giornalista, anch’esso cesano, ma soprattutto figlio di quel Tonino De Michele, scomparso poco tempo fa, che è stato uno degli uomini di punta di Forza Italia e che ha avuto ruoli importanti nelle maggioranze che hanno supportato Domenico Ciaramella e le sue giunte di centrodestra. Aggiungendo a questo cursus un’elezione, voluta e appoggiata dall’allora sindaco e da Forza Italia, al consiglio provinciale.

Mario De Michele, in occasione delle ultime consultazioni comunali, ha appoggiato, in linea con le storiche posizione familiari, un candidato del centrodestra, precisamente Alfonso Oliva, il più votato con 800 e passa preferenze personali. Non è improbabile che il nuovo assessore abbia però votato in maniera disgiunta, indicando sulla scheda il nome di Alfonso Golia quale sindaco della città. Non è campata in aria l’idea che il rapporto personale e di amicizia che lega Mario De Michele a Marco Villano, scudiero di Graziano, possa aver influito sulla sua nomina in giunta.

Ma in questo caso, De Michele non si mostra né peggiore, né migliore di altri, di tutti quelli, una vera e propria Divisione corazzata che per una poltrona hanno ammainato una bandiera politica per issarne un’altra.