AVERSA. Una “braciola” dietro l’altra: guardate come Golia, Sagliocco, Innocenti e co. si spartiranno l’arruolamento di 11 assistenti sociali. Forse in commissione San Giuseppe Moscati, Madre Teresa e Gandhi. VERGOGNA

4 Ottobre 2021 - 13:47

Ormai l’amministrazione comunale ribaltonista è entrata in una spirale assolutamente inqualificabile.  In calce all’articolo la determina a firma di Gemma Accardo, gli allegati della stessa e la domanda di partecipazione. 10 punti per titoli ed esperienza professionale, 30…

 

AVERSA (g.g) – 11 assistenti sociali creeranno un rapporto libero professionale, ai sensi dell’articolo 2222 e seguenti del codice civile, con l’ambito pubblico dei servizi sociali numeri C06 capofila comune di Aversa, componenti Teverola, Casaluce, Carinaro, Gricignano, Cesa, Sant’Arpino, Orta di Atella, Succivo.

Erogheranno il loro lavoro nella realizzazione di progetti personalizzati e collegati alle famiglie bisognose nell’ambito dei Patti per l’Inclusione Sociale.

Questi soldi sono arrivati un po’ a tutti gli Ambiti sociali intercomunali italiani, essendo stato il governo, in periodo di covid, di manica molto larga. Nel caso specifico del C06, il comune capofila, cioè Aversa, dopo aver ottenuto il via libera per l’assunzione di un finanziamento di 612.358 euro, ha stipulato una convenzione con il ministero del lavoro o del welfare che dir si voglia.

Ora è arrivato il momento delle assunzioni. Vedete, il problema che si registra qui da noi, e che ci porta a dire costantemente che i soldi provenienti da Roma, da Napoli, da Bruxelles sono letteralmente buttati servendo ad ingrassare le bieche clientele alimentate da pseudo politici dediti abitualmente ad una forma particolarissima di accattonaggio, è comprensibile proprio attraverso casi come quello dell’ambito C06.

Leggete un attimo nel secondo documento che pubblichiamo in calce come avverrà la scelta degli 11 assistenti sociali i quali guadagneranno 21 euro lordi all’ora, cioè compresa IVA dato che dovranno emettere fattura, e contributi previdenziali, per un totale di 27 ore settimanali che equivalgono al 120, massimo 130 ore mensili, per una somma liquidata di circa 2.600 euro lordi al mese che, volendola tosare anche di mille euro tra IVA e contributi, fanno pur sempre 1.600, 1.700 euro al mese, che proprio bruscolini non sono, soprattutto di questi tempi.

Ora, è anche vero che le spese sono tutte a carico di questi libero-professionisti, però la cifra è tutt’altro che disprezzabile, anche perché, come si legge nella determina, gli 11 prescelti potrebbero rinnovare, prorogare il loro rapporto con l’Ambito C06 qualora il progetto Patti per l’Inclusione (i cui contenuti potete leggere nel secondo documento cioè i già citati allegati alla determina da noi pubblicato in calce a questo articolo) fossero rifinanziati, il che non è improbabile.

E veniamo al nostro “stile cialtrone“, quello che fa sostenere continuamente a Casertace che questi soldi l’Europa, il governo nazionale, la Regione Campania, se li potrebbero anche risparmiare.

Andiamo per ordine: questa operazione sta nelle mani della signora Gemma Accardo, a suo tempo perorata da Stefano Graziano e divenuta la dirigente più influente del comune. Sarà lei a costituire la commissione giudicatrice che dovrà, naturalmente, seguire criteri già definiti nel corpo dell’allegato di 9 pagine alla determina: 10 punti verranno attribuiti per i titoli, l’esperienza professionale, inclusi i titoli di servizio; ben 30 punti, in pratica la vera decisione sulla identità di ognuno degli 11 da arruolare, in base alla valutazione relativa al colloquio che ogni concorrente dovrà sostenere con la commissione.

Non sappiamo da chi sarà formata, ma sappiamo di raccontare l’ennesima operazione che, eufemisticamente, definiamo poco seria, e che dimostra inconfutabilmente che la politica, in questo caso il manipolo di ribaltonisti che sta facendo strage di poltrone e di posti di lavoro in una vera e propria orgia clientelare no limits, vorrà e deciderà tutto. Due o tre prescelti al sindaco, un paio al solito onnivoro Luciano Sagliocco, un altro paio a quel medico lì che non ricordiamo nemmeno il nome che ha fatto della sua collocazione professionale l’unico discrimine della sua scelta di stare in maggioranza o all’opposizione, altri due, magari, all’assessore Giovanni Innocenti, e via dicendo.

A meno che, e concludiamo, dal cilindro di Gemma Accardo non saltino fuori le reincarnazioni di Madre Teresa di Calcutta, di San Giuseppe Moscati, di Gandhi che effettivamente costituirebbero degli autentici fari di autorevolezza per quello che hanno dimostrato in tutta la loro vita sul fronte della carità e della dedizione completa verso le ragioni del prossimo.

 

CLIKKA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA

CLIKKA QUI PER LEGGERE LE 9 PAGINE DELL’ALLEGATO CON REQUISITI E CRITERI

CLIKKA QUI PER LA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE