BCC, ORA È ANCHE UFFICIALE. Roberto Ricciardi è il nuovo presidente. Succede a Valentino Grant, pronto alla battaglia per le elezioni regionali

9 Luglio 2019 - 10:23

CASAGIOVE – Tutto come previsto: il vicepresidente che diventa presidente a tutti gli effetti nella linea della continuità operativa e gestionale tracciata da Valentino Grant.

Tre giorni fa, l’annuncio di Casertace sul cambio al timone della Banca di Credito Cooperativo di Casagiove, entrata a far parte della nuova Iccrea insieme a decine e decine di altre BCC, fra cui anche quelle nate sulle ceneri delle vecchie Casse Rurali; ieri pomeriggio, l’assemblea la formalizzazione di quello che era scontato.

Roberto Ricciardi, per anni vicepresidente di Grant, già responsabile degli affari economici dell’Istituto per il Sostentamento del Clero della grande Diocesi di Capua, è il nuovo presidente con pieni poteri statutari.
Valentino Grant lascia dopo molti anni e con un bilancio sicuramente positivo, scritto non nelle opinioni ma nei numeri di una banca i cui fondamentali sono andati migliorando lungo un diagramma in salita stabile.

Com’è noto, Grant è dal 2 luglio scorso, giorno della prima assemblea plenaria del Parlamento Europeo, un europarlamentare della Lega, destinato, tra le altre cose (alla luce dei nuovi assetti del partito a livello regionale, garantiti dal neo commissario Raffaele Volpi) a giocare una partita molto importante in vista delle prossime elezioni regionali.

Il suo nome, come ipotesi di candidatura della Lega alla presidenza, è presente in una prospettiva consolidata dalla sua recente elezione al Parlamento Europeo, ma soprattutto dalla dimostrazione di una relazione politica con Matteo Salvini.

Relazione, questa, in grado di affermarlo anche al di là di quello che il gruppo di Enzo Nespoli e Pina Castiello ha potuto fare per arginare questa ascesa, forte del mandato in bianco ricevuto prima delle elezioni politiche soprattutto per volere di Giancarlo Giorgetti, il quale ha valorizzato rapporti esistenti e già forti con Nespoli e la stessa Castiello, divenuta sottosegretario in quella presidenza del consiglio dove Giorgetti conta e domanda quasi più del premier Conte.