Blitz della questura al comune di CAPODRISE. Nel mirino il solito giochetto delle graduatorie dei concorsi dei sindaci targati Zannini. Sotto la lente l’assunzione della figlia della vicesindaca di Vairano

8 Gennaio 2024 - 09:30

Figuriamoci, solo noi abbiamo scritto una ventina di articolo sui reticolati delle assunzioni nelle amministrazioni governate di fatto dal consigliere regionale di Mondragone. Purtroppo nulla è successo e potrebbe essere troppo tardi

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CAPODRISE (g.g.) – Non c’è dubbio che l’approdo a Caserta di Andrea Grassi abbia portato aria nuova in questura.

Non c’è alcun dubbio come dimostra anche la prontezza con cui gli agenti sono intervenuti nel nuovo cantiere dei rifiuti di Capua gestito dalla CZeta, che il nuovo questore abbia impresso una marcia diversa (clicca e leggi).

Grande attenzione e soprattutto grande voglia di lavorare per la legalità, senza guardare in faccia a nessuno.

Al riguardo, va considerato un fatto interessante l’arrivo degli agenti di polizia al comune di Capodrise.

La “visita” c’è stata ieri mattina, venerdì, e l’interesse era rivolto all’assunzione della figlia del vicesindaco di Vairano Patenora, Antonia Funaro.

Anche in questo caso, non incontriamo alcuna difficoltà nel rapportarci alla notizia in quanto, in tempi non sospetti, nell’ambito di una sorta di inchiesta iniziata più di un anno fa sulle graduatorie, sortite dai concorsi-scandalo dell’amministrazione provinciale di Caserta, e da quelle di altri concorsi banditi dai comuni che operano sotto lo strettissimo controllo politico amministrativo del consigliere regionale Giovanni Zannini,

abbiamo dedicato un articolo, occupandoci proprio di questa cortese relazione tra due di questi comuni, quello di Capodrise, al tempo amministrato dalla coppia zanniniana, sindaco Vincenzo Negro e assessora Luisa D’Angelo, e quello di Vairano, forse ancor più zanniniano, essendo il sindaco Supino compagno di giochi e di cene del consigliere regionale, come ha ben dimostrato quella famosa foto, anche da noi pubblicata, dello scherzo di Stanislao Supino che fa finta di svenire, essendo considerato molto, molto morigerato, dopo aver pagato il conto della cena del suo compleanno al cospetto di Zannini, Antonio Luserta e un altro primo cittadino versatile, ma comunque zanninano, ovvero il sindaco di Presenzano, Andrea Maccarelli.

Siccome in questa terra ormai tutto è possibile, Lucrezia Pirozzi, figlia della vicesindaca di Vairano, aveva partecipato ad un concorso bandito dal comune in cui la madre svolge la funzione di numero due dell’amministrazione comunale.

Non essendo risultata vincitrice, ma solo idonea, la cosa è passata sotto silenzio e la coppia Supino-Funaro ha fatto anche un figurone davanti ai loro concittadini, mostrando come la figlia del vicesindaco in carica aveva partecipato al concorso, senza però essere assunta.

E quando li passi a questi“!

Non dovendo pensare al bene collettivo, al bene di tutti i cittadini e avendo loro la possibilità, che magari si sono attribuiti artificialmente, di dormire solo 2-3 ore a notte, hanno creato una vera e propria catena di montaggio del più deteriore clientelismo. Operazioni che qualsiasi persona, anche di intelligenza medio bassa, sarebbe potenzialmente in grado di realizzare.

Solo che Giovanni Zannini queste cose le fa e quelli di intelligenza medio bassa non le fanno. E da qui discende il divario tra i due o tremila voti che conquisterebbe il soggetto di intelligenza medio bassa se si candidasse alle elezioni regionali e i 50-60 mila che prenderebbe Zannini se decidesse di convogliare su se stesso tutti i voti che operazioni simili gli garantirebbero.

Per cui, quatti quatti, quando Negro e D’Angelo erano ancora in carica, i comuni gemellati di Capodrise e Vairano hanno stipulato una convenzione, conseguenza di un avviso pubblico ben celato e passato sotto silenzio. Per cui, Capodrise ha pescato nella graduatoria idonei di Vairano, incrociando il nome della Pirozzi che da qualche tempo lavora negli uffici del comune di Capodrise.

Casi come questi ne sono successi a centinaia. Solo noi ne abbiamo raccontato tantissimi, ultimi della serie quello che ha portato all’assunzione da parte del comune di Capua della vigilessa urbana Miry D’Amico e quella, ancora in corso e da noi descritta in ognuno dei suoi segmenti sconcertanti, che vede protagonisti il comune di Marcianise e la Provincia di Caserta.