BUFALE “DROGATE”. Assolto allevatore 43enne, riceverà un indennizzo da oltre 300 mila euro

17 Ottobre 2019 - 16:09

CANCELLO ED ARNONE (red.cro.) – E’ stato assolto B.B., 43enne titolare di un’allevamento zootecnico a Cancello ed Arnone, dall’accusa di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, maltrattamento di animali. L’imprenditore, già assolto dal Tribunale di Santa Maria Capua in primo grado per il reato di adulterazione di sostanze alimentari, commercio e detenzione, ma condannato a 6 mesi per maltrattamenti di animali, ha avuto la meglio in Appello anche su questa vicenda. La sua difensiva (e vincente) tesi si è basata sulla non certezza del metodo scientifico adoperato per l’individuazione della positività al vaccino RB51, poiché essendo la somministrazione del medesimo vaccino legale nell’arco temporale 2011-2014 e potendo riscontrare a distanza di anni ancora tracce nei capi di bestiame sottoposti a vaccinazione, non attribuibile quindi ad una inoculazione illecita. La decisione ha di fatto sbloccato l’indennizzo erogato dalla Regione Campania per i capi di bestiame abbattuti poiché infetti per un ammontare pari a 361mila euro, ma potrebbe non finire qui, considerando che è stata preannunciata una azione civile in nei confronti dell’Asl di Caserta poiché, dopo l’assoluzione di primo grado di B.B., ha negato il pagamento dell’indennizzo.