CAMORRA E APPALTI ENEL. La procura chiede 10 anni di carcere: assolto il “re” dei lavori alla rete elettrica

19 Dicembre 2023 - 13:03

SAN CIPRIANO DI AVERSA – Il gup del tribunale di Napoli ha assolto per non aver commesso il fatto l’imprenditore Giuseppe Iannone, 67enne, fin dagli anni Novanta, aveva conseguito la gestione quasi monopolistica degli appalti pubblici nell’agro di Aversa, nel settore egli scavi e di posa in opera di cavi elettrici per conto dell’Enel.

Un potere scaturito, stando alle accuse, non ritenute valide dalla corte, della DDA di Napoli, grazie alla forza di intimidazione del clan dei Casalesi, al quale partecipava quale concorrente esterno, mettendo a disposizione le proprie società, ovvero Alba 90 srl, SIEP Costruzioni ed infine Elettrolima.

Per il 67enne la procura aveva chiesto 10 anni di carcere, in quanto Iannone era ritenuto responsabile di concorso esterno al gruppo camorristico Schiavone-Zagaria, estorsione, trasferimento fraudolento di valori ed impiego di denaro di provenienza illecita. L’udienza preliminare si terrà ad inizio febbraio dinanzi al giudice Antonio Baldassarre del tribunale di Napoli.

Ricordiamo che Iannone venne arrestato l’11 giugno del 2021 assieme al figlio Mario Iannone, quarantenne, e al genero Mario Pellegrino, il primo finito in carcere, il secondo ai domiciliari.

La posizione di figlio e genero venne archiviata. Ora, arriva l’assoluzione per Iannone.