CAMORRA, MONNEZZA & MAZZETTE. In attesa che, come dice lui, maturino i tempi per noi, vi mostriamo la foto esclusiva del sindaco Giuseppe Guida, leader e vergogna di Forza Italia, che, arrivato in Touareg, va a rendere visita a Nicola Ferraro
1 Novembre 2023 - 18:25
“Deve arrivare baffone“. Probabilmente il suo amico Giovanni Zannini gli avrà parlato di fantomatiche indagini a nostro carico, frutto probabilmente di audio messaggi che lo Zannini ha fatto recapitare alla Pignetti che ci ha denunciato per minacce ottenendo in cambio una totale archiviazione. Noi ce li stiamo conservando tutti i post di Giuseppe Guida voluto al posto di coordinatore dei berlusconiani casertani, da Fulvio Martusciello e Giorgio Magliocca
CASAL DI PRINCIPE/ARIENZO – (g.g.) Abbiamo trascorso un bel po’ di tempo, oggi pomeriggio, per leggere diverse pagine dell’ informativa, presentata dai carabinieri della prima sezione del nucleo investigativo che opera sotto il comando del reparto operativo del Comando Provinciale di Caserta, pietra miliare, fino ad pera, dell’indagine della direzione distrettuale antimafia che ha portato alla emissione di 29 decreti di perquisizione, con relativi avvisi di garanzia, di diversi decreti di sequestro probatorio e di tre clamorosi decreti di sequestro preventivo, all’indirizzo di Nicola
Leggendo leggendo, abbiamo incrociato anche un’ immagine del sindaco di Arienzo Giuseppe Guida che nel giorno in cui subì la perquisizione affermò che lui non era indagato e che tutto sommato si trattava di una sciocchezzuola. Ora, può darsi anche che quello che i carabinieri hanno messo a fuoco, cioè il suo rapporto privato e confidenziale con Nicola Ferraro non integri alcun reato ma è assolutamente insopportabile il comportamento di uno che continua a minacciarci velatamente prefigurando la maturazione di tempi di questo e di quell’altro, il quale, portando la fascia della Repubblica Italiana, frequenta persone che hanno subito condanne definitive per reati di camorra. E allora questo qui è un soggetto che va tenuto d’occhio e va tenuto d’occhio anche ad Arienzo perchè è giusto che noi ci difendiamo da attacchi vergognosi che arrivano da chi oggi si sarebbe già dovuto dimettere dalla sua carica solo per questa fotografia, visto e considerato che l’esistenza o meno di un fatto penale rappresenta un discorso e un altro discorso è rappresentato da chi, ripetiamo, indossa una fascia di servitore dello Stato e, come tale, si rapporta a persone come quelle che lui frequenta.