CAPUA. IL DOPO VOTO. PD a conduzione familiare, le attese di Castelbuono e il nodo delle deleghe degli assessori

13 Giugno 2019 - 17:05

CAPUA (g.g.) – E’ ancora inutile mettersi a fare analisi, la situazione in prospettiva giunta comunale è definita, almeno per quanto riguarda le quote. L’estremo equilibrio tra le 5 liste che hanno appoggiato il neo sindaco Luca Branco ha determinato una ripartizione dei consiglieri simmetrica: 2 al PD, 2 a Capua Bene Comune, 2 a Capua Nel Cuore, 2 a Capua 3 Luglio e 2 ad Insieme per Capua.

Conseguentemente, in una giunta a cinque, 6 con il sindaco, ogni lista avrà la possibilità di indicare un assessore. Uno è già pronto e assorbe la quota di Capua Bene Comune. Il patto stipulato prima delle elezioni consentirà consentirà a Pasquale Frattasi di svolgere la funzione di vice sindaco con conseguente scivolamento all’interno del consiglio comunale del primo dei non eletti: Flavio Di Tommaso.

Per ciò che riguarda il PD, questo partito, per il momento, è una questione di famiglia, visto che Luigi Di Monaco ha trascinato con sé sua cognata, Patrizia

Aversano Stabile, il primo dei non eletti è Davide Castelbuono, ingegnere, autore di una buona performance che ha attivato in lui legittime attese. Bisognerà capire se la famiglia Di Monaco farà rimanere confinata tra i fedelissimi la scelta dell’assessore o se cercherà di allargare, magari premiando proprio Castelbuono con la possibilità che, durante la consiliatura, uno dei consiglieri eletti, Di Monaco e Aversano Stabile, possano entrare nell’esecutivo, liberando un seggio in consiglio che andrebbe ad appannaggio proprio di Castelbuono.

Al momento, però, di nomi non si è ancora parlato. E’ molto probabile che, essendo pacifica la ripartizione delle rappresentanze tra le diverse liste, la trattativa ci sarà sulle deleghe e magari lì ci sarà qualcosa da limare, visto che 5 deleghe fondamentali non ci sono.

Seguiremo gli eventi.