Carcere duro per Mario Caterino: proroga del 41 Bis per il braccio destro di Sandokan

6 Maggio 2024 - 15:53

La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso contro l’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma.

CASAL DI PRINCIPE. Resta al carcere duro Mario Caterino, alias a’ botta, braccio destro di Sandokan e numero due del Clan dei Casalesi, dopo Michele Zagaria, al momento del suo arresto (2011).

Lo ha deciso la Settima sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Francesco Centofanti, dichiarando inammissibile il ricorso contro l’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma che già bocciò l’istanza del boss contro la proroga del del 41 bis.

Caterino, al momento del suo arresto, era inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia ed era ricercato dal 2005 per una condanna all’ergastolo. Caterino è stato infatti ritenuto responsabile dell’omicidio De Falco, avvenuto nel 1991. Proprio in quel periodo, dopo l’uccisione del boss Antonio Bardellino, Caterino assunse una posizione di primo piano all’interno del clan.