CASAGIOVE. Ormai la monnezza costa più dell’oro: il comune paga 255 euro a tonnellata. E il conto è a forfait

27 Agosto 2019 - 17:57

CASAGIOVE – Le emergenze provocano sempre problemi, questo lo sappiamo, ma restano vivi, carta alla mano, i dubbi sui numeri dell’affidamento diretto del servizio di smaltimento dei rifiuti urbani a Casagiove.

Già vi abbiamo raccontato di cosa sia successo nelle ultime giornate del mese di luglio, con i casagiovesi che, a causa della lunga querelle tra il comune di Casagiove e la Nova Ecology, due contendenti che per mesi non se ne sono mandate a dire, accusandosi a vicenda delle difficoltà sulla raccolta dei rifiuti. Difficoltà sublimatasi nell’abbandono del servizio da parte dell’ex Termotetti (“abbandono forzato“, dicono loro) e l’inevitabile affidamento diretto ad una nuova ditta: la Gruppo Barbato Holding di Teverola, per giorni sei, con un importo di 30 mila euro.

L’oneroso contratto è scaduto e da qualche giorno è in servizio al suo posto la Eco.Car., volto notissimo delle vicende casertane dei rifiuti. Giovedì 8 agosto è entrato in vigore, invece, un nuovo affidamento diretto, sullo smaltimento dei rifiuti, cioè non chi ritira la spazzatura ma dove viene conferita. A godere di questa gestione particolare, l’affidamento senza gara, vista la cifra minore rispetto la soglia minima di 40 mila euro, è la sammaritana Ever Power, con sede in via Avezzana, non molto distante dalla casa operativa della Primeco,

su via Gramsci, ditta creata dal consulente per i rifiuti e istruttore proponente Filippo Virno.

Come spiegato della determina che potrete leggere in calce, il comune di Casagiove ha ricevuto il “ben servito” dalla Inchem di Angri, società entrata nel mondo casagiovese lo scorso anno, con un affidamento mensile dal dal 22 giugno 2018, al costo di 33 mila euro circa fino al dicembre dello stesso anno. La Inchem era tornata a Casagiove dopo l’offerta del 21 giugno di quest’anno, a praticamente un anno esatto dal primo contratto, per gestire la raccolta dei rifiuti urbani (umido e sfalci di potatura) al posto della B.Service, società affidataria del servizio dal 30 aprile di quest’anno e impossibilitata a fornire tale prestazione (riteniamo sia così, non viene specificato nella determina).

La società salernitana ha reso noto al comune che, dal 1° agosto, il deposito che utilizzava per la spazzatura casagiovese, quello della Castaldo High Tech, era fuori uso, situazione confermata anche il 6 agosto. Trovatosi in questa situazione di difficoltà, il comune ha contattato in via diretta, proprio il 6 agosto, la Ever Power che, il giorno seguente ha messo nero su bianco la sua proposta: 255€ a tonnellata.

Se avete letto questo giornale online da un po’ di tempo saprete benissimo che per due tipi di rifiuto diversi, umido e sfalci di potatura, si dovrebbero pesare in maniera differente, cosa che la Ever Power non fa, metendo un costo unico e sicuramente elevato rispetto alla media ma che, in questi giorni di emergenza, viene ritenuto accettabile pur di togliere la “monnezza di mezzo”. Secondo quanto dice il comune di Casagiove, la città produce circa e 38 tonnellate di rifiuti a settimana, per i quali si stima una spesa esatta di 39.000 euro. Mille euro precisi in meno rispetto alla soglia che avrebbe potuto far scattare una gara tra diverse ditte e non un affidamento diretto.

I dubbi restano perché il comune di Casagiove paga una persona preposta, un esperto nel campo dei rifiuti (VE NE PARLIAMO NEL DETTAGLIO QUI). Una persona esterna, che avrebbe dovuto far risparmiare migliaia di euro, secondo le idee del sindaco Roberto Corsale. Il problema è che la cosa, evidentemente, non sta funzionando.

Perché dal momento in cui si viene a conoscenza del blocco alla Castaldo High Tech il 1 agosto, si aspetta la seconda nota, quella del 6 agosto, per contattare le imprese, anzi una sola impresa, senza iniziare a muoversi prima? Ce lo chiediamo perché questo ha portato i casagiovesi a pagare 255 euro a tonnellata i rifiuti. Una cifra altissima, da far accettare con la motivazione dell’emergenza. E facendo un calcolo davvero rapido, 255 €/t x 152 (le tonnellate mensili messe a terra dai casagiovesi), il risultato è 38.760 euro, meno dei 39 mila euro dichiarati nella determina. Questi 240 euro non sono un inezia, perché significherebbe che al comune di Casagiove sarebbe stato effettuato un calcolo sbagliato, una somma forfettaria sui rifiuti. L’amministrazione comunale sa che è stato fatto un dato forfettario, non preciso?

Ed il caso fortuito che questo calcolo sia perfettamente e precisamente inferiore di mille euro alla soglia dei 40 mila euro, così da dare la possibilità di scegliere direttamente la ditta preferita, non dona la giusta trasparenza sui numeri casagiovesi dei rifiuti.

LEGGI LA DETERMINA PER EVER POWER