CASAGIOVE. Quattro consiglieri di opposizione portano il comune il comune davanti al Tar della Campania

11 Marzo 2021 - 16:15

CASAGIOVE – Era stato promesso, era stato annunciato chiaramente. La modifica del regolamento al funzionamento del consiglio comunale finirà davanti al Tar della Campania. Il giudice delegato alle funzioni amministrative dovrà rispondere alla richiesta di annullamento della delibera dell’assemblea cittadina casagiovese che dava il via alla citata modifica delle regole del gioco all’interno del consiglio. Ma qui di gioco c’è poco, si tratta del modo in cui verrà gestita la democrazia in città e quindi non dev’essere presa sottogamba.

I consiglieri di “Casagiove nel Cuore” Danilo D’Angelo, Francesco Moscatiello, Concetta Petrillo e Giuseppina Mingione avevano già richiesto l’intervento del Prefetto di Caserta, che ha chiesto chiarimenti all’amministrazione guidata dal sindaco Peppe Vozza.

Una palese violazione della democrazia“, così l’ha definita Moscatiello qualche ora dopo il voto sulla delibera oggetto del ricorso al Tar. Per la maggioranza è stato sorprendente vedere la reazione rabbiosa dell’opposizione, perché la modifica la regolamento sarebbe stata “approvata qualche giorno prima all’unanimità dalla Commissione Affari Generali“, quindi pacificamente da entrambi le parti, scrivono così gli uomini di Vozza.

Ma di cosa si tratta? Il 9 febbraio scorso, il consiglio ha votato a maggioranza – con l’opposizione che ha lasciato l’aula – la modifica del regolamento relativamente all’articolo 49. In soldoni, per D’Angelo e co. questa trasformazione provocherebbe una lesione alle attività dei consiglieri che sarebbe così limitata a solo specifiche materie, senza poter provare a dare una spinta alle attività dell’amministrazione, attività centrale dei rappresentati comunali. Per i vozziani,

invece, inserire nell’articolo l’inciso: “inerente atti fondamentali di esclusiva competenza del Consiglio“, darebbe maggiore ordine alle sedute della massima assemblea cittadina, con l’obiettivo massimo di non far finire gli incontri consiliari in caciara.

Le posizioni sono chiare, ora sarà il Tar a decidere, visto che il comune di Casagiove ha deciso di difendere la delibera e resistere in giudizio nel ricorso dei consiglieri di Casagiove Nel Cuore.