CASERTA. Amministratori ammutoliti sui drammatici avvenimenti di Israele
8 Novembre 2023 - 07:45

Non un organo di informazione provinciale ha proferito parola, non un esponete politico o dell’associazionismo ha detto qualcosa
CASERTA (p.m.)– Gli amministratori comunali casertani, per solito facondi quando non verbosi “per la qualunque” come direbbero vividamente a Palermo, per i drammatici avvenimenti di Israele si sono ammutoliti letteralmente.
Mentre altrove, in luoghi di democrazia certa e di civiltà progredita, si crede che l’attacco di Hamas al popolo israeliano riguardi tutto il mondo occidentale con la sua laicità e le sue libertà, che bisogni opporsi al terrorismo in generale ed alla violenza, e che “chi tace ora se ne pentirà più tardi”, non un organo di informazione provinciale ha proferito parola, non un esponete politico o dell’associazionismo ha detto qualcosa. Non ha proprio valore l’opinione di chi, sulla stampa internazionale, ha osservato “Care
Eppure, per un patente pregiudizio yankee, a Caserta abbiamo dovuto assistere alla commedia dell’inginocchiamento plateale davanti alla Reggia, ad imitazione del movimento americano Black Lives Matter, per il caso di George Floyd. L’uomo di colore morto nel corso di un controllo di polizia effettuato da alcuni agenti, i quali – come è ovvio in un paese di libertà e non certo in quelli avuti a modello dalla sinistra radicale che inscenava la protesta – venivano rapidissimamente processati– come in Italia ce lo sogniamo – e, senza giudici che partecipassero alle manifestazioni che si ebbero in quei giorni negli U.S.A, venivano condannati per le loro responsabilità.

Più recentemente, il consiglio comunale è stato costretto a discutere la mozione lunare di un consigliere che chiedeva la modica della denominazione del passaggio Pio IX (strettoia adiacente al comune), arzigogolando che quel Papa-Re fosse stato un sanguinario reazionario e pazienza se la Chiesa cattolica lo considera un Beato
E che dire della facciata del Palazzo Reale illuminata un giorno sì ed un giorno no per le circostanze o ricorrenze anche più oziose. Un vezzo invalso da qualche tempo un poco ovunque, benché molto opinabile, non avendo niente a che fare con la cultura e la promozione reale del tema sostenuto ed al contempo dispendioso ed inquinante e non crediamo di dover spiegare perché.

A nessuno, nonostante questa imperversante corrività con il nostro monumento più rappresentativo, è venuto in mente questa volta di proiettarvi per solidarietà la bandiera israeliana. Senza peraltro temere compromissioni e senza inventarsi niente, dato che le maggiori ed esemplari capitali europee l’hanno fatto immediatamente.
In realtà, anche questi fatti rappresentano alla perfezione la pochezza della nostra classe dirigente e non è certo un caso se figuriamo puntualmente al fondo di ogni classifica nazionale. Il sindaco Marino, che si rizela sempre per le posizioni infime di Caserta in ogni tipo di graduatoria sullo sviluppo sociale, se ne faccia una ragione: questo siamo!