CASERTA BLOCCATA. Ci scrivono dal Caserta Race Tour: “Nostra organizzazione attenta e abbiamo informato”. La risposta di CasertaCE: “Okay, ma fare eventi con il comune oggi è letale”

3 Giugno 2024 - 10:00

Riceviamo e pubblichiamo la nota integrale degli organizzatori del CRT. Scrivono di “organizzazione nei minimi dettagli”. La loro probabilmente sì, non abbiamo motivi per pensare il contrario. Su quella della città capoluogo, invece…

“Caserta Race Tour” è un evento organizzato dal Gruppo Giannini Corporate con le aziende evolution Bikes e G-Bike Store, patrocinato dalla Regione Campania,  dalla provincia di Caserta, dalla Fondazione Cannavaro Ferrara (che non ha dunque organizzato bensì patrocinato) e dalla Fondazione Michele Scarponi. Il patrocinio è stato inoltre concesso dai comuni interessati dal passaggio della granfondo e dalla cicloturistica. Tutto è stato organizzato nei minimi dettagli, rispettando i parametri previsti dalla Federazione ciclistica italiana e le norme di legge e dunque nel rispetto delle istanze rilasciate dal Prefetto e dagli uffici competenti della provincia e dei comuni. Sono state coinvolte e impegnate le forze dell’ordine per la gestione del traffico. Tra l’altro va specificato che la cicloturistica può definirsi “passeggiata turistica in bicicletta” che non prevede la chiusura del traffico.

Venerdì 31 maggio era stato diramato il Comunicato Stampa con le informazioni ufficiali 

L’ARTICOLO DI IERI SUI FORTI RALLENTAMENTI ALLA CIRCOLAZIONE

CASERTA – Ringraziamo la direzione dell’evento Caserta Race Tour per la nota inviata nelle prime ore di oggi a questo giornale.

Chiaramente, l’intento dell’articolo non era quello di sviluppare una polemica sulla gestione dell’evento in sé, visto che, ad esempio, a Marcianise l’appuntamento del sabato non aveva provocato gravi difficoltà agli utenti come, invece, successo a Caserta città nella giornata di domenica.

Infatti, il problema di quanto avvenuto ieri mattina sulle strade di Caserta non è stato l’evento ciclistico in sé, una piacevole attività cicloturistica, bensì l’assenza di informazioni da parte dell’amministrazione pubblica – e non degli organizzatori – rispetto alla cittadinanza.

Il fatto che centinaia di persone siano rimaste bloccate in auto senza preavviso non è colpa della Caserta Race Tour, che è al massimo definibile come causa, ma non riteniamo ci sia una vera responsabilità dell’evento in sé. Per capirci, facciamo l’esempio forse banale, ma abbastanza esplicativo, di una giornata di pioggia: non è l’acqua a intasare i tombini e quindi ad allagare le strade, bensì la mancata manutenzione e pulizia delle caditoia.

Bensì, come scritto nell’articolo pubblicato ieri, la responsabilità della mancata attenzione a quanto stava avenendo sulle strade e il sostanziale abbandono dei residenti è da attribuire all’amministrazione di Caserta, al sindaco Carlo Marino e al responsabile della polizia municipale, Antonio Piricelli.

Sarebbe stato compito di chi ha in mano la città, di chi dovrebbe gestire evitare, ad esempio, come raccontato dal consigliere comunale Pasquale Napoletano, che i residenti parcheggiassero lungo il percorso, per poi svegliarli di tutta fretta per far spostare le auto in sosta. Oppure, attivare percorsi alternativi o quanto meno utilizzare della segnaletica già nei giorni scorsi per avvisare del momentaneo stop alla circolazione per il passaggio di un evento la cui organizzazione era nota da mesi.

Questo non è successo. Non riteniamo sia stata una responsabilità degli organizzatori della Caserta Race Tour e, infatti, ciò non è stato mai scritto nell’articolo pubblicato ieri.

Ormai non c’è un evento a Caserta che non porti con sé polemiche e momenti disastrosi. La gestione pubblica dell’evento dovrebbe far ancora più arrabbiare Giannini e il resto dell’organizzazione, visto che hanno avuto a che fare, hanno potuto toccare con mano, loro e centinaia di persone bloccate in auto, la totale approssimazione dell’amministrazione Marino.