CASERTA. Camorra e lavori pubblici: nella nuova ordinanza riconfermata la ricostruzione sulle presunte tangenti a Franco Biondi, Peppe Greco e all’architetto di Michele Zagaria

6 Luglio 2019 - 19:35

CASERTA – Non è che vogliamo insistere necessariamente su questa storia di Via San Carlo e sul parcheggio allegramente autorizzato dal Comune di Caserta con tanto di placet griffato dal dirigente Franco Biondi, che in situazioni del genere ha dato pareri positivi per ogni mostruosità, per ogni forma di cementificazione, ritenendola rispondente anche ai requisiti ed ai parametri del Parco Nazionale del Gran Sasso o dell’eden paradisiaco, ma l’arresto di Michele Patrizio Sagliocchi, imprenditore 70enne che secondo i magistrati della DDA saldamente legato per anni al carro camorristico-imprenditoriale di Michele Zagaria, l’ha fatta tornare prepotentemente d’attualità.
Carlo Marino, sindaco di Caserta, è stato giuridicamente scagionato, in pieno riscontro con quello che già negli anni scorsi, leggendo l’informativa della GdF, avevamo previsto ed anche auspicato fermo restando le sue pesanti responsabilità morali. Quelle di un politico a cui non aveva certo ordinato il medico di frequentare certi personaggi e di assumere addirittura il patrocinio di un soggetto quale l’architetto Carmine Nocera, da anni e anni in carcere, residente non a caso in Via San Carlo a Caserta, ma soprattutto ideatore e progettista di uno dei bunker della latitanza di Michele Zagaria.
Dunque, dovendo riprendere i fili di un discorso abbandonato da un paio di anni, collegandolo a quello della nuova ordinanza applicata ieri mattina, venerdì, ai danni di Sagliocchi, è opportuno rinverdire la memoria ribadendo quello che è stato il meccanismo che secondo la DDA aveva messo in piedi Sagliocchi per ottenere tutto quello che c’era da ottenere per rendere possibile la costruzione del famigerato parcheggio interrato di Via San Carlo.
Un meccanismo che viene ribadito pari pari anche nell’ordinanza di 24 ore fa che reca la firma del GIP del Tribunale di Napoli Claudio

Marcopido.
I 200.000€ della presunta corruzione sarebbero finiti nelle tasche di Franco Biondi, Peppe Greco e Carmine Nocera.
Tutto ciò aveva attivato un meccanismo che grazie al solito giochino di prestigio di Biondi, il quale aveva attestato il 22 Maggio 2008, da Presidente della c.d. commissione edilizia integrata, che il parcheggio integrato rispettava i requisiti previsti dall’art.22 delle norme tecniche di attuazione del piano di recupero di Caserta est.
Ovviamente l’operazione ‘la metteva in quel posto’ ai cittadini casertani, i quali ai sensi delle norme tecniche avevano diritto ad usufruire ad una superficie pari al 70% dell’area da adibire a parcheggi pubblici e che, con la magia di Biondi, si erano ridotti al 30%, aprendo non una strada, ma una vera e propria autostrada al progetto di Michele Patrizio Sagliocchi. Questi era, ed è considerato ancora, un imprenditore al servizio di Michele Zagaria. Quel cantiere avrebbe aperto la strada del subappalto a due imprese, la Fontana Trucks Srl e la Alba Beton Srl, della stessa galassia di un boss che al tempo, ricordiamo, era ancora a piede libero.
Particolare, questo, tutt’altro che irrilevante per una serie di motivi che sarebbe lungo rivangare nel contesto di questo articolo.
Per quanto riguarda Peppe Greco, infine, all’interno del capo C che contesta il reato di falso ideologico, a lui come al suo storico socio di fatto Franco Biondi, viene fatto rilevare il suo contributo decisivo al perfezionamento dell’intera operazione con la delibera di giunta n.129 dell’11 ottobre 2012 che Greco propone e vota come assessore all’urbanistica, carica che aveva assunto dal giugno 2011 all’indomani della vittoria di Pio Del Gaudio. In quel frangente Greco era passato dai banchi di consigliere comunale di opposizione (si fa per dire) dell’amministrazione di centrosinistra (si fa per dire) di Petteruti a quella di centrodestra (si fa per dire) di Del Gaudio, con Biondi sistemicamente, però, in grado di essere impermeabile al cambiamento dei sindaci e delle coalizioni, conservando intatto il suo potere.