CASERTA CAPITALE DELLA RICOTTA. Gimmi Cangiano per Sant’Antida, non paga l’affitto al Comune. Dei Dresia, grandi amici di Carlo Marino, non ne parliamo proprio. Alla Pollio si incassa solo

29 Giugno 2020 - 10:49

I residui attivi, che toccano quota 70 milioni di euro, allegati al conto consuntivo 2019 parlano chiaro. A Sant’Antida ci lavora anche la figlia del consigliere comunale Mariano. Chissà come Fratelli d’Italia pensa di poter costruire un’alternativa credibile al Pd

 

CASERTA(g.g.) Come abbiamo promesso, ci siamo sobbarcati ancora una volta il sacrificio di rendere chiara, agli occhi di quelle poche persone che, purtroppo, si interessano a queste cose, troppo poche per innestare un processo di riscatto, di ripresa autentica della città di Caserta, di entrare manu militari all’interno delle varie pieghe del conto consuntivo dell’anno 2019, approvato in giunta la settimana scorsa e sul quale, naturalmente, dopo aver mummificato definitivamente il professore Federico Pica in una piramide costruita dalla ditta di Edoardo Zagaria con l’aiuto di tre segretari particolari di Peppe la porchetta, ha detto in un comunicato che lui ha fatto l’inventario del patrimonio comunale, naturalmente, abbiamo aggiunto noi, elargendo 40mila euro ad un inventarista esperto.

Tutto il resto non l’ha detto. Non ha detto che nonostante ci fosse, rispetto al disavanzo di amministrazione di 8 milioni di euro dell’anno scorso, un piano di rientro già esecutivo nel bilancio di previsione pluriennale, questo è stato già violato visto che quest’anno, in questo consuntivo non solo non si è registrato un avanzo di amministrazione, ma un ulteriore disavanzo di 6

milioni di euro che portano a 14 il bilancio reale di Carlo Marino il quale, dalla gestione commissariale, ne aveva già ereditati una cinquantina e con questi arriviamo già a 64.

Se poi ci trasferiamo nell’elenco sterminato dei residui attivi arrivati a 70 milioni di euro, avete letto bene, 70 milioni di euro, ne leggiamo delle belle. I residui attivi sono quelle cose che ti fanno tornare virtualmente i numeri di un bilancio. Virtualmente, perchè quelli sono crediti e non sono soldi già entrati e non si sa se e quando entreranno.

Ne abbiamo notati diversi. Ma due in particolare. Il solito Dresia, l’amico di sempre di Carlo Marino, dopo aver cambiato società (sarebbe interessante conoscere quella spedita in liquidazione quanti residui attivi ormai più mummificati di Pica ha lasciato) ha cominciato esattamente a fare quello che ha fatto sempre. Mentre, anche grazie al lavoro di CasertaCe e ad una mentalità più seria dei titolati di TM, concessionari dei parcheggi a pagamento, i quali ogni sera caricano le macchinette e portano i soldi in un luogo prestabilito dandoli al comune, esattamente il contrario di quello che succedeva prima, il prode Dresia, così leggiamo dai residui attivi, continua ad incassare vagonate di quattrini dal parcheggio di via Pollio e continua  a non corrispondere nulla al comune di Caserta.

Nel pomeriggio vi daremo le cifre precise.

Altra promessa che oggi scontiamo è quella di dirvi finalmente perchè il consigliere comunale Stefano Mariano sia più fedele a Carlo Marino di un qualsiasi consigliere comunale della sua maggioranza. E’ diventato veramente un fatto imbarazzante per Fratelli d’Italia. Andiamo a vedere nei residui attivi e ci accorgiamo che per il complesso di Sant’Antida, di cui è titolare, insieme a un socio casertan-grumese, uno dei leader di Fratelli d’Italia, cioè l’ex coordinatore regionale Gimmi Cangiano, e in cui lavora la figliola di Stefano Mariano, il canone di affitto viene gentilmente elargito da Carlo Marino. Sant’Antida non paga l’affitto.

Mò vorremmo dire alla Meloni: scusa, ma se il tuo partito fa le ricotte con il Pd, in questa maniera, come puoi ritenere in Campania, dato che si tratta di un tuo esponente storico, di rappresentare un’alternativa credibile alla sinistra e al centrosinistra? Va bè, se passerà da queste parti, glielo domanderemo.