CASERTA Carlo Marino alle prese con la giunta comunale. Malumori e tensioni in maggioranza. Francesco Guida (Origini) pronto a passare nel gruppo di Italia Viva

19 Novembre 2021 - 12:26

Tensioni tra i due eletti della lista civica, mentre il primo cittadino, al momento, sembra averli esclusi dal suo esecutivo. Guida jr flirta con i renziani mentre Donato Tenga, che ha rifiutato la candidatura alla presidenza del consiglio comunale, vuole un assessorato

 

 

CASERTA (rita sparago) Frenetiche le consultazioni di Carlo Marino che lunedì mattina, nel corso della prima seduta di consiglio comunale del suo governo bis, dovrà presentare i nove assessori che comporranno la giunta. Oggi, domani ed anche domenica, sono programmati incontri con gli eletti delle sette liste che lo hanno sostenuto, con i coordinatori delle liste medesime, con i rappresentanti dei partiti di centrosinistra. Il tutto per arrivare al 22 novembre con un elenco di nomi che non scontenti nessuno.

Questa la difficoltà maggiore: accettare, per quanto possibile, le richieste dei singoli gruppi ma anche formare una squadra forte e coesa, capace di amministrare la città per i prossimi cinque anni. Le ambizioni sono tante, le competenze poche. Proprio per questo il primo cittadino dovrà scendere a compromessi, ma altrettanto si richiede ai consiglieri comunali, eletti per fare il bene della città, non il proprio.

Sarà, dunque, un fine settimana decisivo per incasellare i tasselli che ancora mancano all’esecutivo. Se appare chiara la posizione dei moderati con tre assessori e vicesindaco (Emiliano

Casale, Massimiliano Marzo, Adele Vairo), resta fumosa quella del Pd, anche se, con ogni probabilità in giunta siederanno Gerardina Martino ed Enzo Battarra, mentre Andrea Boccagna sarà indicato per l’elezione del presidente dell’Assise. Noi Campani sarà rappresentata in giunta da Luigi Bosco (intesa vuole che Liliana Trovato venga candidata al consiglio provinciale), mentre Italia Viva punta sull’assessorato a Mimmo Maietta (o, forse, è lui che punta sull’indicazione del partito). E siamo già a quota sette assessori. Dicevamo, manca il nome dell’assessore, donna, dei pentastellati (che, sottolineiamo, non hanno presentato liste a sostegno del sindaco) e manca l’assessore in quota sindaco, che dovrebbe essere, pare oramai certo, Annamaria Sadutto (avvocato, “bocciata” dal Pd che non l’ha voluta in lista, “consuocera” del primo cittadino). Il cerchio è chiuso: siamo già a nove assessori.

E gli altri gruppi che si sono impegnati nella campagna elettorale? I Socialisti di Iannucci paiono volersi “accontentare” della Commissione comunale elettorale mentre per Azione con Calenda non è scattato nessun seggio in Consiglio.

Resta, però, un’ultima lista: Origini. Due gli eletti: Francesco Guida e Donato Tenga. Se il sindaco avesse effettivamente già “chiuso” l’esecutivo con i nove assessori che abbiamo appena citato, ciò per Origini significherebbe restare senza nessun rappresentante in giunta. Possibile? Si è parlato di un ritorno di Alessandro Pontillo, anche se tale ipotesi sembra essere oggi sorpassata. Ma si è anche scritto della richiesta della presidenza del consiglio comunale da parte di Francesco Guida (ambizione, forse, più del papà Mimmo, che non del neo eletto). Tale proposta è stata, in ogni caso, immediatamente rigettata da Carlo Marino che a gestire l’Assise vuole una persona più avvezza alle attività che si svolgono in Consiglio. Una persona, in pratica, come il collega di lista di Guida, ovvero Donato Tenga. Proprio a quest’ultimo, infatti, il primo cittadino ha più volte chiesto di candidarsi alla presidenza del parlamentino di Palazzo Castropignano. Ma Tenga, che è da annoverare tra i “veterani” del consiglio comunale e che in questi anni non ha mai fatto mancare il sostegno a Marino, più che all’Assise oggi sembra guardare alla giunta, ambendo, anche lui, ad un assessorato (Tenga potrebbe, però, anche essere tra i candidati al consiglio provinciale). Insomma, nel gruppo Origini le tensioni sono palesi, non si riesce a trovare le quadra e, voci di corridoio sostengono che il giovane Guida starebbe già pensando di “abbandonare” Origini, per far gruppo con Italia Viva.

In fondo di liaison tra Origini (che all’epoca ancora si chiamava Radici Casertane) e i renziani già si parlava la scorsa estate, prim’ancora della presentazione delle liste. Per Guida jr si tratta, dunque, di un ritorno di fiamma con i colleghi consiglieri di Iv? E se tale ipotesi dovesse rivelarsi vera, Tenga siederebbe da solo in Assise? Beh, i delusi spesso si coalizzano. E, visto che anche in Noi Campani Antonio De Lucia ha minacciato di abbandonare il gruppo qualora Bosco venisse nominato assessore, allora Tenga e De Lucia potrebbero ritrovarsi uniti in aula. Due contro tutti, pur restando in maggioranza.