CASERTA. Dopo il fallimento da oltre 20 milioni sui progetti scuole, Marino sceglie ancora Biondi come RUP per il restauro dei giardini della Reggia

17 Marzo 2022 - 20:30

Anche questo progetto verrà presentato per ricevere un finanziamento attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un restauro da mettere in piedi, quindi, attraverso i fondi dell’Unione Europea. La speranza è che non finisca come poche settimane fa, con ben sette proposte del comune capoluogo rifiutate

CASERTA (l.v.r.) – Quando su CasertaCE leggete definizioni utili a spiegare come quello tra il sindaco Carlo Marino e il dirigente comunale Franco Biondi sia un “corpo unico”, questo avviene poiché si cerca, utilizzando il registro dell’ironia, di spiegare cose che tendenzialmente divertenti non sono .

Spesso raccontiamo di come viene gestita la macchina amministrativa del comune capoluogo, come vengono gestiti i fondi pubblici nelle mani e spesso, proprio per semplificare ciò che è semplice non è, qui

a CasertaCE proviamo a trattare in maniera leggera argomenti complessi. Ma quando scriviamo che Biondi e Marino gestiscono attraverso un comando bicefalo la città di Caserta e perché negli anni abbiamo nutrito la convinzione che il sindaco, del dirigente nato a San Nicola la Strada, non en possa fare a meno. Se si muove Marino, si muove Biondi. Potremmo arrivare così a sintetizzare.

Qualcosa che può fare incrinare questo rapporto può essere, però, una circostanza come quella avvenuta relativamente ai progetti per le scuole del capoluogo da presentare per ricevere il finanziamento attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – i soldi dell’Europa – che sono stati bocciati dalla regione Campania, ente di raccordo tra le proposte del comune di Caserta e l’ammissione ai fondi.

Come detto, quindi, si poteva pensare che se un dirigente che proprio di questi progetti si è occupato, e che quindi può essere tranquillamente ritenuto uno dei responsabili del fallimento da 23 milioni di euro relativamente a questo piano per le scuole casertane, possa perdere la fiducia del primo cittadino. Ma a quanto pare il rapporto tra Biondi e Marino supera le avversità, va oltre al fallimento, va oltre alle difficoltà.

Non a caso, il dirigente del comune di Caserta è stato nominato attraverso il documento firmato dal segretario comunale Salvatore Massi, come responsabile unico del procedimento, il restauro e riqualificazione del giardino e del sistema di irrigazione di piazza Carlo di Borbone, sulla quale si affaccia la reggia di Caserta.

Anche questo progetto sarà presentato per l’ammissione ai finanziamenti relativi al Pnrr, precisamente la missione numero 1, quella preposta alla digitalizzazione, innovazione, competitività, e cultura. Questa volta, invece, il piano di Caserta per il finanziamento non dovrebbe superare la tagliola della regione Campania, ma potrà essere approvato (o non approvato) direttamente tramite il controllo del ministero dell’Economia, il quale ha creato una struttura incasinata nello stesso denominata Servizio Centrale per il Pnrr. Non è specificato benissimo all’interno dei documenti del comune di Caserta chi dovrà approvare o meno questo progetto, ma riteniamo che, se non c’è specifica relativamente a un controllo intermedio, come avvenuto invece per le scuole attraverso la regione Campania, sarà direttamente il ministero dell’Economia ad occuparsene.

Parliamo di un progetto che, secondo lo studio di fattibilità tecnico ed economico approvato nella delibera numero 55 del giunta comunale di Caserta prevede un costo che sfiora i due milioni di euro, esattamente 1 milione e 990.848 euro.

Inoltre, circa 130 mila euro della cifra completa sarà destinata a nomine esterne, relative ad incarichi per la progettazione, coordinamento per la sicurezza, supporto al responsabile di procedimento, alla nomina di un geologo e al collaudo.

In questo caso, la speranza è che non si utilizzi quello schema clientelare che a Caserta è in uso, che porta l’amministrazione a premiare specificatamente professionisti ed esperti vicini all’area politica del sindaco o della maggioranza. È successo davvero troppe volte durante il regno Marino che sulle pagine di CasertaCE avete dovuto leggere di affidamenti a quell’ex-politico, all’amico di quell’altro politico e via dicendo. Partendo dal presupposto che è normale anche avere dei professionisti di fiducia, persone con cui si è lavorato e che si stima, la legge prevede che ci sia una rotazione tra le ditte così come tra gli esperti esterni, circostanza che a Caserta non avviene letteralmente mai.

Questi quasi due milioni, come detto precedentemente, verranno gestito il responsabile unico del procedimento, lo stesso dei progetti per le scuole da oltre 20 milioni di euro finite a gambe all’aria.

Speriamo, quindi, che questa fiducia infinita che Marino ripone in Biondi sia ripagata questa volta e che non finisca di nuovo con un “fracaso” per il comune capoluogo.