CASERTA. E’ qui la festa: l’indagine che ha incastrato la gang di via Trento parte dal compleanno ai domiciliari di Andrea Zampella. Danielo Maiello, Picozzi, Farina, l’elenco dei 12 che c’erano. Il mezzo chilo di marijuana con Della Ventura

10 Febbraio 2022 - 12:24

OLTRE A QUESTI NOMI PUBBLICHIAMO QUELLI DI ALTRE 9 PERSONE, SOTTOPOSTE A INTERCETTAZIONE E CHE NON HANNO SUBITO L’ARRESTO. Molto interessante lo stralcio dell’ordinanza che 48 ore fa ha portato all’arresto di 6 micro narcotrafficanti con base operativa in via Trento, nella città capoluogo. Il pacco con la marijuana arrivò dalla Spagna e Giuseppe Della Ventura tirò in ballo Giuseppe Zampella. Successivamente, partirono le attività di ascolto e di indagine

 

CASERTA(g.g.) Come la giri e come la rivolti, sempre lì si va a finire: questo gruppetto di micro narcotrafficanti, 6 persone arrestate martedì mattina (CLIKKA E LEGGI

) aveva forti relazioni con nomi arcinoti della delinquenza cittadina. Nella parte introduttiva dell’ordinanza, quella che solitamente ospita la cosiddetta genesi dell’indagine, si apprende che tutto inizia da una festa.

Da una festa di compleanno avvenuta il 6 ottobre 2020, in cui vengono compiuti diversi reati. Non quelli attinenti allo spaccio di stupefacenti, ma quelli riguardanti il disprezzo, l’indifferenza, il senso di impunità e tutto sommato, il coefficiente di rischio basso che si incontra nel momento in cui una persona agli arresti domiciliari, il ben noto Andrea  Zampella, ospita 12 persone, che se uno sta ai domiciliari non potrebbe mai ricevere, pena la commissione di un reato.

Tra i 12 ci sono alcuni degli indagati dell’ordinanza: precisamente Michele Carfora, Francesco Martucci e Mario Russo. Ci ha fatto sorridere e ci ha dato un senso di candore l’affermazione dei giudici per le indagini preliminari Rosaria Dello Stritto che, di fronte a questa “mappata” di balordi, che organizzano una festa a casa di uno che sta agli arresti domiciliari ricorda che nell’occasione, non sono state rispettate le norme anti covid.

E figuriamoci se gente come Zampella, Carfora, Mattucci e altri nomi che poi andremo a declinare, si ponevano il problema delle norme sul covid vivendo una esistenza nella quale, neanche per distrazione, trascorrevano un’ora delle proprie giornate senza compiere un reato grave.

C’erano dunque quella sera oltre ai tre appena citati, Dario Piscitelli, Silvio Carfora, Valter Farina, Giovanni Picozzi, Rosario Picozzi, Antonio Guarnieri, Francesco Pisciotta, Marco Smeragliuolo e Danilo Maiello.

Non ci risulta che quando i carabinieri arrivarono a fermare l’allegra festicciola, almeno Andrea Zampella subì conseguenze più gravi di ua semplice denuncia. Ai domiciliari si trovava già da poco più di 9 mesi, ciò da quando, nel gennaio 2020, il gip del tribunale di Santa Maria, Sergio Enea, accogliendo un’istanza dell’avvocato difensore Giuseppe Foglia, aveva tramutato l’arresto in carcere, avvenuto il 22 novembre 2019, in detenzione domiciliare.

Naturalmente i carabinieri identificarono tutti gli invitati speciali della festa. Tra loro c’era Mario Russo e Francesco Mattucci, con precedenti per droga, connessi proprio alle attività criminali, contestate ad Andrea Zampella. E d’altronde, se torniamo al 22 novembre 2019, cioè all’arresto di quest’ultimo, leggiamo che lo stesso provvedimento andò a colpire proprio Francesco Mattucci.

Insomma, l’idea che quel guppo continuasse a svolgere a pieno regime l’attività di spaccio si consolidò proprio in occasione di quel controllo.

Da Zampella a Zampella. Mezzo chilo di droga, precisamente di marijuana in un pacco arrivato dalla Spagna destinato ad un altro nome eccellente della genia criminale casertana: Giuseppe Della Ventura, appartenente alla famiglia di Antonio Della Ventura detto o’coniglio, per anni capozona e referente del clan Belforte nella città capoluogo. Per questo pacco di droga, Giuseppe Della Ventura fu arrestato. Ma Della Ventura non stette zitto e ascrisse la responsabilità della gestione di quello stupefacente a Giuseppe Zampella nella cui abitazione i carabinieri trovarono 1.570 euro.

Da qui la disposizione del giudice affinchè fossero esaminati i tabulati dei due in modo da capire bene quale fosse il carico delle responsabilità. Questo episodio, unito a quello della festa, indusse l’autorità giudiziaria a disporre una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali per diversi soggetti. All’inizio, precisamente Giuseppe Della Ventura e Giuseppe Zampella furono intercettati per due settimane.

In effetti, gli inquirenti avevano puntato su un ristretto gruppetto formato da Giuseppe Della Ventura e Giuseppe Zampella, da tre stranieri Kibriya Kifriya, Alonso Marly Alvis, Curtas Florez, e su Lorenzo Claudio Bernardino due nomi ma, con ogni probabilità, ascoltando le telefonate, avevano raddrizzato il tiro verso altri target.

Dopo due settimane gli inquirenti avevano puntato au sltri. Il 13 novembre infatti viene interrotta l’attività di intercettazione nei confronti di Della Ventura e Zampella e dei tre stranieri. Al contrario, questa continua nei confronti di Mario Russo e Lorenzo Claudio Bernardino, cioè dei due personaggi chiave dell’ordinanza di cui stiamo trattando.

Probabilmente sono proprio alcune conversazioni a indurre gli uomini del nucleo operativo radiomobile della compagnia Carabinieri di Caserta a porre sotto stretta sorveglianza certe aree della città. Due telemecamente vengono installate all’incrocio di via Trento e nel cortile dell’abitazione Russo-D’Agostino, ugualmente in via Trento.

Controlli attivi vengono effettuati in piazza Sant’Anna dove avvengono molte delle cessioni. I due che rimangono sotto controllo cioè Mario Russo e Lorenzo Claudio Bernardino sviluppano un’attività che consente agli inquirenti di aprire un’attività di intercettazioni a carico di diverse altre persone, alcune poi arrestate, altre non arrestate e forse neppure indagate.

Attilio Russo viene intercettato dal 18 gennaio al primo febbraio; Dafne De Angelis ivne intercetata dal 3 dicembre 2200 al 15 febbraio 2021, Frnacesco Mattucci dal 3 al 9 dicembre su una utenza e dal 15 dicembre al 28 gennaio sull’altra utenza.

Completando l’elenco degli arrestati Carfora viene intercettato dal 29 dicembre all’11 febbraio 2021.

Subiscono intercettazioni Gennaro Ferrigno, uno degli acquirenti principali e di cui abbiamo già scritto nel primo articolo da noi dedicato all’approfondimento di questa ordinanza (CLIKKA E LEGGI) Valerio De Felice, Ivan Martucci, Maria Giovanna Iatommasi, Marco De Gennaro, Giuseppe Farina e Antonio D’Agostino.

Per la maggior parte si tratta di intercettazioni telefoniche a cui si aggiungono altre intercettazioni attraverso gps o apposizioni di cimici nelle loro auto di utilizzo per quanto la Smart Fortwo di Mario Russo, la Citroen C3 di Lorenzo Claudio Bernardino. Infine le due auto, una Toyota Yaris e una Wolkvagen Fox, utilizzate da Maria Giovanna Iatommasi.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO DELL’ORDINANZA

Valerio De Felice, Ivan Martucci, Maria Giovanna Iatommasi, Marco Die Gennaro, Giuseppe Farina, Antonio D’Agostino
smart fortwo di mario russo, ciitroen c3 di Beranrdino