CASERTA. GUARDA IL VIDEO. Pista di pattinaggio nell’ex campo sportivo di San Clemente. Santonastaso pretende chiarimenti dal duo Marino-Marzo
9 Febbraio 2022 - 21:23
In calce all’articolo il video. L’interpellanza del capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia: il Comune cambia la destinazione del bene che è di proprietà dell’Istituto di sostentamento del clero
CASERTA Il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Paolo Santonastaso ha protocollato un’interpellanza, ex art. 28.4 del Regolamento delle attività consiliari del Comune di Caserta, inerente i lavori di riqualificazione dell’area a verde attrezzata, ex campo sportivo di San Clemente. Santonastaso interpella il sindaco di Caserta, Carlo Marino, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimiliano Marzo sui seguenti punti: “Se sia possibile applicare tale azione anche a beni di proprietà di terzi, seppur in uso all’ente comunale; se è stata preventivamente comunicata all’Istituto per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Caserta, in qualità di proprietario, l’intenzione di tale riqualificazione che ne modifica sostanzialmente l’uso esclusivamente pubblico, specie in relazione alla realizzazione della pista di pattinaggio, la quale evidentemente sarebbe ad uso esclusivo
di società sportive private perdendo il carattere pubblico; se l’Istituto per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Caserta ha dato il proprio
preventivo consenso alla riqualificazione dell’area e, nel caso positivo, in che data; se nella proposizione della domanda per l’accesso al fondo è stata precisata la reale legittimazione del bene”.
“Premesso che la Regione Campania nell’ambito del POR FESR Campania 2014/2020 – Programmi Integrati Città Sostenibile P.I.C.S. – Asse 10 – Sviluppo Urbano – Autorità Urbana di Caserta, Azione 9.3.2., ammetteva a finanziamento il progetto dei lavori di “Riqualificazione area a verde attrezzata ex campo sportivo Fraz. San Clemente in Caserta”; con deliberazione di Giunta Comunale n.209 del 09.12.2019 veniva approvato il
Progetto Definitivo; con determinazione dirigenziale n.474 del 17.03.2020, veniva approvato il Progetto Esecutivo per l’importo complessivo di €.515.327,49, di cui €.394.264,33 per lavori, compreso €.15.497,99 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso ed €. 121.063,16 per somme a disposizione; 061022.61022.REGISTRO UFFICIALE.Int.0014131.08-02- 2022.h.12:46. Con determina a contrarre n.584 del 23.04.2020, parzialmente rettificata dalla determina n.1132 del 31.07.2020, si stabiliva di indire una procedura negoziata per l’affidamento dell’esecuzione dei suddetti lavori di riqualificazione; – in data 30.06.2021, risultava aggiudicataria provvisoria dell’appalto relativo ai lavori di riqualificazione dell’area la ditta Cogienne s.r.l. con un’offerta del valore economico di €. 268.924,10, pari ad un ribasso del 29%, oltre €. 15.497,99 per oneri della sicurezza
non soggetti a ribasso, e pertanto per €. 284.422,09 quale importo contrattuale; con determina n.1160 del 22.7.2021 la ditta Cogienne s.r.l. risultava aggiudicataria in via definitiva dell’affidamento dei lavori. Considerato che dunque, come riportato nelle delibere e determine suindicate, l’intervento è stato qualificato nell’azione 9.3.2 del POR FESR Campania 2014/2020, rubricato in “aiuti per sostenere gli investimenti nelle strutture di servizi socio educativi per prima infanzia”; tuttavia, tali aiuti risultano inconferenti con la proposta di riqualificazione dell’area summenzionata, la quale, tra l’altro, non è di proprietà del Comune di Caserta visto che l’ente risulta essere conduttore giusta “contratto di locazione per immobile adibito ad
attività di interesse pubblico” stipulato in data 15.11.2012 con l’Istituto per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Caserta ed in vigore fino al 30 dicembre 2024; in ragione di tale contratto è espressamente previsto all’art.5 che “il conduttore Comune di Caserta si obbliga a riconsegnarlo alla scadenza del contratto nello stesso stato” e che “ogni aggiunta o modifica che non possa essere tolta in qualunque momento senza danneggiare il cespite ed ogni altra innovazione non potrà essere fatta dal conduttore, senza il preventivo consenso del locatore” ed all’art.6 che “in ogni caso
eventuali addizioni o migliorie rispetto all’attuale stato poste in essere dal conduttore alla scadenza contrattuale consensuale e/o non, rimarranno definitivamente acquisite all’immobile in beneficio e nella disponibilità del locatore senza il pagamento di alcuna indennità a qualsiasi titolo o causa”. Di qui l’interpellanza del capogruppo di Fdi.